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Come neve al Sole

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KuroNekw
view post Posted on 10/8/2012, 21:36 by: KuroNekw
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Il fatto è che ho scritto molti capitoli. in "teoria" era completa, ma ho deciso di scrivere di più!
Ecco altri 2 capitoli


Capitolo 13


Mi ero poggiata al davanzale di una delle finestre a guardare fuori, non che ci fosse un paesaggio da poter ammirare…mi ero messa a fare i giochetti sul vetro appannato..stavo proprio disperata per la noia..
ad un tratto, mi sentii toccare la spalla
S: CHI E’!!!! – mi voltai di scatto e caddi all’indietro per lo spavento…era Lauri –mio dio mi hai fatto prendere un colpo! –
L: - scusa…non volevo spaventarti – era in piedi davanti a me, mi rialzai
S: -cosa ci fai in piedi devi riposare – chiesi preoccupata
L: - mi sono scocciato a stare sdraiato *coff* *coff* … - parlava piano, evidentemente aveva mal di gola – gli misi una mano sulla fronte….scottava meno
Gli presi un braccio cercando di riportarlo sul divano
S: - non puoi rimanere in piedi devi riposare, se no col cavolo ti sentirai meglio -
Ma lui ad un tratto si impuntò, bloccandomi –cosa fai – aveva lo sguardo fisso sul mio. Mi incantai completamente, non riuscivo più a dire cosa volevo, le mie labbra sembravano serrate anche se avrebbero voluto dire qualcosa…il cuore iniziò a battermi forte, e con mio estremo stupore iniziai anche a tremare…lui si stava lentamente avvicinando a me…cosa devo fare??? Ero nel panico, sapevo cosa voleva fare ma….no…NO!! NON VOGLIO!!, una lacrima mi scese dal viso. E dopo il gesto che ne seguì probabilmente fu perché non voleva lasciarmi il braccio. Gli diedi uno schiaffo violento con la mano libera..., tanto che lo feci barcollare, ma probabilmente era perché non aveva molte forze.
S: - o mio dio…..scusami – mi portai le mani in viso, inizia a piangere e me ne andai al piano di sopra…mi sentivo così umiliata, e allo stesso tempo un mostro.


Henri ed Eero erano stati costretti ad uscire di pista
E: -fermiamoci qua, ci sono troppi alberi per continuare in moto – disse Eero
H: -continuiamo a piedi? -
E: - si cerchiamo di tenere presente dove ci siamo fermati, per quanto ci sia possibile!-
Così iniziarono a camminare, fra gli alberi e la neve alta
H: - Eero attento qui c’è un dirupo – disse ad un tratto Henri sporgendosi un po
E: - ma qui la strada finisce….-
H: - non sembra molto alto, forse possiamo scendere di qua -
E: -cerchiamo una parte meno ripida -
In tutto questo c’è solo da immaginare come urlavano per farsi sentire visto che avevano il vento contro
Dopo qualche metro trovarono una discesa accessibile e si portarono più in basso.
E: -saranno stati 4-5 metri…- osservò Eero
H: -continuiamo a scendere? – disse Henri mentre notava che Eero si guardava bene intorno
E: -sicuramente siamo vicini al posto dove hanno trovato gli occhialoni di Lauri…- disse Eero tra se e se
Henri lo guardava mentre Eero faceva su e giù e testava la neve con i piedi…poi si avvicinò a lui
E: -dai continuiamo…sicuramente se sono passati di qui, saranno scesi più a valle -
Annuii e rincominciarono a camminare.

Avevamo appena finito di mangiare un boccone, per la felicità di Pauli che aveva tanto insistito per farci mangiare qualcosa
P: - bhe a stomaco pieno si ragiona meglio – disse guardando Aki
A: -scusate per la scenata di prima…- mi sembrava quasi un cagnolino bastonato
M: -tranquillo se non avessi dalla mia parte l’autocontrollo che distingue gran parte di noi ragazze, avrei reagito anche io così – dissi sorridendo, e lui mi ricambiò il sorriso
A:- senti Mindi… - disse Aki all’improvviso
M: -dimmi-
A: -tanto per conoscerci meglio…, voi di dove siete, intendo te e i tuoi amici -
M: - di Helsinki, o perlomeno ci siamo trasferiti tutti e 3 li per studio, sai noi 3 ci conosciamo da una vita ormai -
A: -già – e abassò lo sguardo – anche noi 4 -
M: -finiscila di tormentarti – e gli misi una mano sulla spalla
A: - si hai ragione…devo essere più positivo -
M: -ecco! Non è difficile!, guarda Pauli -
P: -Eh? Cosa chi, quando? – Pauli era alle prese con un cosciotto di pollo
Mi portai una mano alla fronte, notando che anche Aki aveva assunto un aria rassegnata
M: - ma sei un pozzo senza fondo!! – esclamai
P: -non ci posso fare niente, ecco….il cibo mi vede…io vedo lui ed è amore a prima vista!!
A: -il suo è un amore filosofico!! -
Ci guardammo per un attimo tutti e tre….e dopo qualche secondo scoppiammo a ridere!! Ci voleva proprio.

Capitolo 14


Mi ero rifugiata in una delle stanze di sopra lasciando la porta aperta…come al mio solito mi ero rannicchiata sulle mie ginocchia in un angolo…ero proprio a pezzi. Ma come gli era saltato in mente di avvicinarsi a me in quel modo..lui non sa chi sono io, e io non so chi sia lui, come aveva potuto approfittare così di ME!...forse sbagliavo io però…forse ero tutta sbagliata, in fondo chi ero io per giudicare l’amore?
Iniziai un’altra volta a viaggiare nei meandri più nascosti e profondi della mia mente, ero solita fare di ogni situazione un film, di quelli che non avevano mai un lieto fine. Dopotutto con tutte le delusioni che avevo avuto, come poteva esserci un lieto fine?..
Mi destai dai miei pensieri quando sentii una porta chiudersi violentemente, veniva da giù. Rimasi un attimo a pensare, dopo mi fiondai subito di sotto, la prima cosa che notai era che…LAURI? Non c’era, mi misi il mio giubbotto e uscii subito di fuori
S: -MA DOVE VAI!!- urlai
Lui era di spalle, si fermò un secondo, come per sentire cosa avevo detto e poi riprese a camminare
Iniziai ad avvicinarmi a lui a grandi passi
S: -DOVE STAI ANDANDO! – e lo fermai per un braccio
Wow, mi sembrava di rivivere la situazione di poco fa
S: -non puoi stare fuori, rischi di ammalarti seriamente- ma lui continuava a non dire nulla –torniamo dentro- gli dissi più piano
Ma niente non voleva muoversi, si girò leggermente verso di me, con uno sguardo poco rassicurante, poi con uno strattone si libero dalla mia presa.
e continuò a camminare….
S: -AH E’ COSI’!!! – SI BRAVO CONTINUA, NON TI FERMARE – sembravo una pazza sclerata, gesticolavo con le mani e urlavo –SAI CHE TI DICO, NON ME NE IMPORTA PROPRIO NULLA DI COSA TI SUCCEDE!!! – ma niente, lui non si fermò – SPARISCI!! -
detto questo mi voltai dalla direzione opposta, mi imbronciai e piantai i piedi nella neve, come una bambina capricciosa…
dopo qualche secondo però..non resistetti e mi girai nuovamente…ma lui ormai non c’era più!

H: -Eero, ascolta – disse Heri con fatica, visto che la tempesta sembrava aumentare con il calare del buio
E: -dimmi -
H: -cerchiamo riparo, si sta facendo notte… -
Eero si guardò un po intorno
E: -si hai ragione, ci conviene andare a quel vecchio rifugio di cui ci ha parlato il proprietario
H: -non dovrebbe essere lontano -
E: - si cred - *BAAAAAAAAAAAANG*
H: -oh cavolo Eero ti sei fatto male??? – chiese Henri preoccupato
Eero si rialzò dolorante
E: -AIIIIHIAA, ma che diavolo – mentre si toccava la testa, notò che era andato a sbattere ad un cartello di legno completamente coperto dalla neve –ma sto coso che ci fa qui! – disse arrabbiato con il cartello
H: -vediamo un po – Henri levò la leve da sopra – “retraite de chaleur 100m” , bene mi sa che abbiamo trovato il rifugio – Henri guardò Eero con un sorriso ironico
E: -o meglio LUI ha trovato ME!- disse Eero offeso
H: -dai andiamo – disse Henri dandogli una pacca sulla spalla – è a 100 metri, non è lontano
Dopo qualche minuto
H: -certo che questo tempo è proprio strano, un attimo fa nevicava di brutto, ora invece si è calmato… -
E: - è un tempo imprevedibile… -
H: - ah guarda – esclamò Henri
Erano finalmente arrivati al rifugio, si diedero un occhiata a vicenda, e infine entrarono
E: -LAURIIIIII – gridò Eero
H: -SIRIAAAA CI SEII!!! – lo seguì Henri…ma niente, nessuno rispose
I ragazzi setacciarono il rifugio da cima a fondo…
H: -Ei, Eero presto corri qua!! – Henri era in piedi vicino al camino
E: - dimmi hai trovato qualcosa? -
H: -credo di si – si accovacciò vicino al camino e prese un pezzo di legno bruciacchiato ancora caldo
E: -ma, è caldo – i due ragazzi si guardarono qualche secondo
H: - qualcuno è stato qui! -

La squadra di ricerca era tornata al nostro rifugio, mentre di Henri ed Eero ancora niente. Questa volta erano tornati a mani vuote
Speriamo stiano tutti bene, pensavo fra me e me
Aki finalmente si era tranquillizzato, e stava parlando con il proprietario…io invece tornai a scarabocchiare sui fogli, e ogni tanto davo un occhiata fuori dalla finestra.
Erano ormai le 6.30
 
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