| Bene, come al solito arrivo a esporre le mie storielle da caso umano: Ho una migliore amica da praticamente tutta la vita: abbiamo condiviso battesimo, asilo, elementari, comunione, medie, cresima, campi solari e andiamo agli stessi bagni. Tra me è lei c'è sempre stato un rapporto un po' strano perché siamo completamente opposte, ma ci siamo sempre confidate tutti i fatti nostri avendo cura di non sbandierarli a tutta la Rosa dei venti e sostenendoci vicendevolmente nel momento del bisogno, da brave amiche da manuale. Da qualche tempo però lei è diventata tutt'altra persona, specie da quando frequenta la compagnia della mia spiaggia: si preoccupa esclusivamente di apparire, di spettegolare e, anche se l'ha sempre un po' avuta questa mania, attrarre il sesso opposto: ok, so di non essere la Ferilli, ma permettetemi di dire che lei non è una gran bellezza ._. Questo in teoria non c'entra nei nostri rapporti, ma in pratica... lei mi parla molto meno, preferisce i suoi amichetti della spiaggia (gente che tra l'altro ha conosciuto grazie alla sottoscritta), mi esclude deliberatamente e quando la invito a fare un giro, uscire o che so io deve prima sapere se c'è qualcuno che le garba maggiormente, e se così non è viene anche a piangere da me dicendo che si sente sola e abbandonata, che è l'unica del gruppo a non avere il ragazzo e blablabla. E nonostante ciò mi definisce ancora la sua migliore amica. Ce ne sarebbero da dire tante altre, ma per il momento meglio che mi stoppo. Sostanzialmente comunque voglio dire: ho il diritto di sentirmi, se non offesa, infastidita da questo suo comportamento?
Stretta è la foglia, larga è la via, dite la vostra che ho detto la mia.
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