ehi grazie mille a tutti per le risposte ! mi fa davvero piacere che vi interessi così
*me DAVVERO emozionata !!
grazie, grazie, grazie ancora !!
eccovi un altro capitolo, spero che vi piaccia !!
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Chapter 2
Si guardò in giro, scrutando nella penombra il disordine intorno a sé: vestiti, scarpe, fogli, plettri, lacci e oggettini vari erano sparsi per la camera, alcuni ammassati sulla scrivania, altri sulla sedia. Pensò a ciò che le avrebbe detto sua madre se avesse visto tutto quel casino, e sorrise.
Ma purtroppo aveva poche occasioni di vedere la sua famiglia: il suo lavoro le portava via molto tempo, e con la band doveva girare tutto il mondo, di conseguenza raramente poteva stare con i suoi parenti in Italia. Non che le dispiacesse molto, sia chiaro: lei amava il suo lavoro, la sua band, cantare.
Era sempre stato il suo sogno, e quando le capitò l’occasione di entrare proprio nella band che seguiva da anni e anni, sicuro non se l’era fatto ripetere due volte, e aveva accettato in un attimo.
Però aveva rinunciato a tanto: la sua famiglia, i suoi amici…
Ma lì in Finlandia aveva Lui, viveva nella sua stessa casa, era sempre accanto a Lui, in ogni caso… ed era questo che veramente voleva.
Dopo aver avuto il tempo di conoscerlo bene, di persona, aveva completamente perso la testa. Lui era davvero ciò che aveva sempre sognato.
Si perse per un po’ in questi pensieri, ma poi si rese conto che non avrebbe potuto passare la notte così. Doveva fare qualcosa. Fu così che si decise.
Lentamente si alzò dal letto, scostando le lenzuola, ma stringendo la sciarpa a sé; la appoggiò sul letto, e si cambiò, togliendosi il pigiama e infilandosi i primi jeans e la prima maglietta che aveva trovato, e subito dopo si avvolse la sciarpa attorno al collo. Era una bella notte di primavera, fresca: un filo di vento entrava dalla finestra, accarezzandole la pelle. Si pettinò un po’ i capelli, quindi si avviò verso la porta; la aprì, e si ritrovò nel corridoio.
A destra, la porta della stanza di Pauli e la porta di quella di Eero. A sinistra, la porta della camera di Aki, e poco più in là, la camera di Lauri, del “Lintu”, come lei amava chiamarlo.
Rimase ferma per qualche secondo, pensando a cosa fare. In un attimo, si girò verso la porta della camera di Pauli e, attenta a non fare rumore, la aprì lentamente ed entrò. Era una camera stranamente ordinata per un tipo come lui… Lei si avvicinò al letto, guardandolo. Non era la prima volta che durante la notte andava a “trovare” i suoi amici mentre dormivano, ma le facevano sempre una grande tenerezza. Pauli, ben stazzato, di corporatura massiccia, stava disteso a pancia in su, bocca semiaperta, perso in un bel sonno tranquillo. A lei scappò un sorriso, guardandolo con affetto. Dopo qualche minuto, si avvicinò al suo viso e, sussurrandogli all’orecchio la buonanotte, gli rimboccò un po’ le coperte; quindi si girò e uscì. Fece lo stesso con Aki ed Eero; ma poi, quando si trovo davanti alla camera di Lui… non sapeva se entrare. E se si fosse svegliato? Aveva paura che il suo Lintu si arrabbiasse, o che magari quelle visite notturne gli dessero fastidio… Ma poi si disse che se non aveva svegliato gli altri, non avrebbe svegliato neanche lui.
Così entrò, facendo molta attenzione a non fare cigolii con la porta, e si avvicinò al suo letto. Disteso su un fianco, Lauri teneva le braccia vicino al viso; su esso era dipinta un’espressione serena, dimostrazione di un sonno pesante ma sereno. I capelli, biondi e spettinati, andavano a incorniciargli il bel viso; il torace coperto da una canottiera bianca spuntava dalle lenzuola scure e si alzava e si abbassava secondo il ritmo del suo respiro; il cigno tatuato sul braccio era in bella vista. Lei si avvicinò piano, senza fare rumore, e si sedette sul letto accanto a Lui. Con le dita sfiorò prima una ciocca dei capelli di Lauri, poi spostò la mano sul viso di Lui; la pelle della guancia era calda e liscia. Un sorriso pieno di tenerezza accese il volto di lei. Non era la prima volta che lo guardava dormire, ma era sempre una cosa meravigliosa. Con calma scostò la mano: aveva paura di svegliarlo. Si alzò in piedi altrettanto lentamente, e si girò verso la porta. Rimase ferma per qualche secondo; quindi si girò ed avvicinò il viso a quello di Lui. Inspirò il Suo profumo, avvicinò le labbra alla Sua fronte, dove posò un candido bacio, e dopo avergli sussurrato con dolcezza la buonanotte, uscì dalla camera, attenta a non fare il minimo rumore.
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ecco qui =)
per ora è tutto...però forse stasera ne posto un altro pezzo =)
bazioni a tutti e grazie ancora!!
°O_ImmOrtalSwan_°O