The Rasmus - Italian Community

LA GABBIA D'ORO, abbiate pietà, è la mia prima FF...

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lady of the shadows
view post Posted on 18/1/2009, 15:54




premetto subito che non mi sono mai cimentata in cose come le FF, ma ho letto alcune delle vostre storie e mi sono detta <<ehi, xkè no??>>così ho preso coraggio e ho buttato giù questa idea...lo so che probabilmente è banale e che l'argomento sarà stato trattato più volte fino alla nausea...beh, che dire?Buona lettura e scusate se è un po' lunghetto, ma quando inizio a scrivere le mani non riescono a staccarsi dalla tastiera...iniziamo

LA GABBIA D'ORO

Il mio piano in fin dei conti era semplice. Il difficile sarebbe stato metterlo in pratica. “è la più grande ca**ata che tu abbia mai pensato!” aveva detto Tyla, la mia migliore amica che spesso mi faceva anche da mamma, e certo non potevo darle torto...
“oh, senti:li seguo in tour da una vita ormai!Conosco ogni singola canzone a memoria, faccio parte del loro forum ufficiale da anni...tutto quello che chiedo è scambiare una parola con loro, niente di più!”
“se ti scoprono finisci come minimo una notte in cella, lo sai??”
“uffa, ma quanto la fai lunga!Non devo mica rapinarli!Busso,strappo un autografo, rubo un bacio al cantante e…gli chiedo se vuole fuggire via con me...dai, sto scherzando!!”
I The Rasmus avevano appena cominciato il nuovo tour mondiale:avevano iniziato da Helsinki e quella sera avrebbero suonato a Stoccolma. E io, naturalmente, li avevo seguiti con il fan club al completo. Ero riuscita a scoprire il nome dell’albergo dove avrebbero pernottato (uno dei tanti hotel Hilton, e ti pareva!?) e a rintracciarlo. Ed ora eccomi qua, negli spogliatoi riservati al personale dell’albergo a rovistare tra le uniformi delle cameriere. Tyla aveva fottutamente ragione...se mi beccano sono morta...
Non chiedetemi come ho fatto ad intrufolarmi nella dependance dell’hotel, perché nemmeno io ho ancora le idee chiare. Fatto sta che alla fine sono riuscita a rimediare un completo da donna delle pulizie completo di cuffietta bianca e grigia.Mi cambiai in fretta e nascosi i miei vestiti in un sacco. Poi nascosi il quadernetto per gli autografi e la macchina fotografica sotto il grembiule e uscii. Non appena mi chiusi alle spalle la porta, mi sentii chiamare.
-Ehi tu!-
Trasalii.
-Ehm...si?-
-Smetti di bighellonare!Alla stanza 1405 ,nono piano hanno chiesto qualcuno sturi un gabinetto...
Eeh??Te lo scordi!!
-Ehm...ok, vado subito...-e girai i tacchi. “Si si, figurati!”
-E ci vai senza stura lavandino e scopettone, scusa?
-Ah, già...che sciocca...vado...vado subito a prenderli-
-Tu devi essere nuova,eh?
-Nuovissima...sono arrivata praticamente adesso...-
-Si, beh avanti, non perdere altro tempo-
Annuii e attesi che l’altra cameriera se ne andasse brontolando fra sé.Tirai un sospiro di sollievo. Fantastico!Avevo giusto voglia di mettere le mani nel water di un perfetto estraneo...mi chiesi se per i Rasmus tutto questo era troppo…e mi diedi della scema solo per averlo pensato.
Così finsi di andare al nono piano alla stanza 1405...e mentre percorrevo il corridoio di quel piano...vidi la porta targata 1408 piena zeppa di figlietti, lettere e cose simili .il pianerottolo era letteralmente disseminato di mazzi di fiori e pacchetti…se quella non era la stanza della band...
Mi feci coraggio e mi avvicinai.Il cuore mi batteva forte...sarei svenuta non appena lui avrebbe aperto la porta??
Bussai, la mano tremante...
Nessuna risposta.
Forse è la stanza sbagliata...forse non ci sono...forse è meglio che torni indietro...
-Chi è?-Rispose una voce strascinata da dentro.
Il mio cuore perse un colpo.
-Ehm...devo...devo rifare i letti!-
Ahia, troppo banale...
Erano le dieci di mattina...di solito le donne delle pulizie a quell’ora sono già venute...Mi guardai disperatamente attorno...ero fottuta...che faccio?Scappo prima che apra la porta?Oddio che imbecille!!
La porta si aprì.
-Prego- Disse la voce strascinata di prima.Io restai impietrita.Era lui...era Lauri Ylonen!!Oddio non potevo crederci…Ma lui non mi degnò di uno sguardo e si allontanò verso il salotto della suitte parlando al cellulare.Era vestito di nero, come al solito :indossava una t-shirt con il logo bianco « Dynasty» e dei pantaloni larghi coi tasconi.Io mi ripresi dal mio stato di trance ed entrai chiudendo la porta.La stanza era a dir poco enorme, splendida.Era luminosissima e dalle grandi finestre ornate da preziose tende di lino bordoux si poteva avere una splendida vista del centro storico di Stoccolma.Nell’aria aleggiava un forte odore di fumo...
-Le stanze sono quelle a destra. Può cominciare dalla mia- Mi disse lui distrattamente sedendosi sul divanetto di pelle bianca con il cellulare in mano.Da quando avevo messo piede nella camera non avevo osato alzare lo sguardo verso di lui...annuii e andai dove aveva detto...Scorsi con la coda dell’occhio la custodia nera della sua chitarra appoggiata al muro e un brivido mi percorse la schiena...la SUA chitarra !!quella con cui aveva composto le canzoni mi avevano fatto commuovere sino alle lacrime e che continuavo a cantare da una vita!!!Entrai nella sua camera. Evito di commentare il disordine che vi trovai :dopo tutto era la camera d’albergo di un artista,no ?Pensate forse che...che ne so ?Baudelaire fosse stato ordinato?Così, mi rimboccai le maniche.
Mentre stavo sprimacciando i cuscini, sentii la sua voce nella stanza accanto.
-Non voglio più parlarne, Eero !-
Mi avvicinai alla porta.Lo so che è sbagliato origliare...
-No..non riuscirai a convincermi...il concerto non si fa più, non ce la faccio, davvero...-
Ehh ??Come non si fa più ??!!
-Non dirmi che sono infantile, ti prego !Non ne ho la forza, davvero sono a pezzi !Come ti sentiresti tu al posto mio se venissi piantato così di punto in bianco da quella che credevi essere la persona più importante della tua vita ?Eh ?Sono stufo di queste s***nze dichiarano amore eterno solo alla tua immagine...e il co***one sono io che le ho creduto!Davvero pensavo che una così sarebbe stata con uno come me se non fossi il cantante dei The Rasmus?Che imbecille!E lo sai quali sono state le sue ultime parole??”Sta diventando una cosa troppo seria, non sono pronta a legarmi…devo fare le mie esperienze…ma che ca**o significa??Che ca**o di esperienze deve fare?Mica le ho chiesto di sposarmi!Solo di venire in tour con me!No, non voglio e basta!Te l’ho detto!Basta, stasera annulliamo il concerto e non se ne parla più…sarà per la prossima. Si, si...voi divertitevi a quella trasmissione e cercate di non farvi prendere troppo dall’entusiasmo...soprattutto Pauli.Io vi aspetto qui in albergo. Voglio stare solo ora ,se non ti dispiace...ho...ho bisogno di pensare in pace, ok?Ciao, a dopo...-
E , improvvisamente, lo vidi lanciare il cellulare a terra con tanta veemenza che il coperchio della batteria fece un salto di almeno tre metri...finendo ai miei piedi.
-Pu***na schifosa!-Urlò, apparentemente contro il telefonino mezzo smontato.
Lauri si lasciò cadere di peso sul divano , le mani sul volto.
-Hai sentito tutto,vero?-
Sobbalzai. D’istinto mi guardai attorno per essere certa che stesse parlando con me.
Non seppi che dire. Non ero certo preparata ad assistere ad una scena del genere…avrei tanto voluto aver ascoltato Tyla...
-Chiedo scusa...a volte non riesco davvero a contenermi. Penserai che sono completamente pazzo... -
In effetti si, lo pensavo. Lo pensavo da parecchio, ed era anche per questo forse che mi piaceva così tanto...era un animo schivo, tormentato, in perenne conflitto interiore...malinconico e nello stesso tempo tanto dolce e poetico...o al meno era quello che pensavo ascoltando le sue canzoni...
-Si figuri-Riuscii a balbettare restando accanto alla porta-Non è niente...–
Presi da terra il coperchio di plastica e mi avvicinai per posarlo sul tavolino accanto al divano. Quando mi resi conto che mi stava osservando con interesse, feci rovesciare la bottiglia d’acqua sul tavolo,quella accanto al posacenere traboccante di mozziconi di sigarette.
-Io...sono desolata..!-balbettai avvampando in una maniera a dir poco esagerata.
Lui scosse il capo, senza smettere di fissarmi con quello sguardo stranamente curioso.
-Non fa niente,è solo acqua-
Annuii meccanicamente, a testa bassa e mi affrettai a passare una pezza su quella specie di lago che avevo creato…oddio che imbranata...!!
- Oh-Fece lui all’improvviso-Oh...che belli i tuoi capelli, mi piacciono!-
Io sbattei le palpebre sinceramente sorpresa e alzai lo sguardo.
I miei capelli?Mi ero all’improvviso ritrovata qualche strana pettinatura da spaventapasseri in testa??
D’istinto mi voltai verso lo specchio appeso alla parete di fronte. Una ragazza alta, con gli occhi verde scuro,pallida come un’annegata e vestita da cameriera ricambiò il mio sguardo.
-E...perchè ti...cioè, le piacciono??
Lui scrollò le spalle.
-Sono...luminosi-
I miei capelli sono di un normalissimo e banalissimo biondo cenere. Non platino come le dive. Non rosso fuoco. Né verdi, né fucsia, né blu o chissà quale altra tinta stravagante...solo biondi e ricci. Dannatamente ricci. Anzi, di un riccio imbarazzante. Avete presente quel tipo di riccio che ti da l’impressione di avere in testa una matassa di filo spinato super aggrovigliato??Ecco, più o meno l’idea è quella...
Presi ad arrotolarmi una ciocca attorno al dito, come faccio sempre quando sono nervosa.
-Si, è come se fossero fili di luce. Sono molto belli, sai?
Oddio, basta arrossire!
-Se...se lo dice lei...-
-Mamma mia, mi credi davvero così vecchio?Dammi dei tu, per carità!Posso chiederti quanti anni hai?
-Venti...ventiquattro-
-E io ventisette, visto?Non c’è molta differenza...
-Ehm...ok , se lo dice lei...tu!-
Lauri sorrise. Era davvero incredibile il suo sorriso. Era…dolce, quasi infantile e nello stesso tempo malizioso, strafottente. Decisamente simpatico.
-Io sono Lauri ,tu come ti chiami?-
-Ehm...Arwen-
- Arwen?Bello! cos’è, sei straniera?-
-No, sono finlandese...è che mio...mio padre ha una specie di fissa con “il Signore degli Anelli” e...beh, mi ha chiamata come...
-Come Arwen, la figlia del re degli elfi, giusto?
-Si- Disse colpita- Come...?
-Diciamo che sono un patito di Tolkien anche io. Arwen...anche detta Stella del Vespro,no?Direi un nome più che azzeccato-
Arrossii ancora e abbozzai un sorriso.
-Si beh, probabilmente se fossi stata un maschio mi avrebbe chiamata Frodo o...Smigle, più probabilmente-Non so cosa me lo avesse fatto dire, ma lui rise e scosse il capo. La sua risata era contagiosa e finii per ridere anche io.
-Sei proprio carina quando sorridi, Arwen- Disse-Ti va di farmi compagnia?Prometto di non scagliare niente-
Io esitai. Poi pensai:era meglio di quanto potessi sperare,no? E mi sedetti accanto a lui.
-Hai davvero intenzione di annullare la tappa di Stoccolma?-Chiesi.
Lui sospirò.
-Non lo so. Non so più niente. Lo so che c’è tanta gente che ha già comprato i biglietti ma...Vorrei solo starmene qui e…
-Piangerti addosso?-
Lui si voltò verso di me sorpreso. Poi assunse un’espressione...quasi mortificata.
-Penserai che sono un codardo -Disse- Lo penso anche io. E che...non lo so. Mi sembra di vivere in un’eterna bugia!La gente che è sempre gentile con me, le ragazze che si fingono attratte da me...tutto solo perché i The Ramsus sono famosi!Insomma,quando non eravamo ancora nessuno tutti ci snobbavano e le donne? E chi ti filava!E adesso...sono stanco di essere circondato da ipocriti e gente superficiale…tutti pronti a leccarti solo per avere qualcosa in cambio...-
Lo ascoltai in silenzio. Non mi sarei mai immaginata che potesse provare certe cose. Insomma, quando uno pensa alla vita di una rock star immagina donne bellissime, file di fan adoranti, serate in locali esclusivi, tanti amici che ti ammirano…ma in fin dei conti sono tutte solo...
-...illusioni!- Disse quella parola come se l’avesse sputata-Uno lavora per arrivare al successo tutta la vita sognando di arrivare in cima e raggiungere il rispetto tanto sognato, sperando di emergere dalla massa…di essere qualcuno degno di essere ricordato...E poi finisci qui- e fece un gesto vago con la mano verso la lussuosa stanza- ad essere uno dei tanti. Uno di cui presto tutti si dimenticheranno, una volta che il ritornello della tua canzone più famosa rientrerà nei vecchi tormentoni estivi. E’ questo quello per cui io Pauli,Eero e Aki abbiamo combattuto?Per una stanza piena di ninnoli?A che ti serve se non hai nessuno con cui valga davvero la pena dividerlo?Scusa, ti starò annoiando con questo mio monologo da depresso...-
-Credo di capire quello che vuoi dire-Disse lentamente- E’...è come vivere in una gabbia d’oro. Bellissima, si...ma sempre una gabbia...-
Lauri mi guardò.
-Si, è vero-E abbassò il capo.
-Ma non devi perderti d’animo per questo- Dissi- pensa...pensa ai tuoi fans!Pensa a tutte quelle persone che le canzoni dei The Rasmus hanno aiutato. Pensa che ami la musica e che è per questo che continui a dare il massimo ad ogni concerto. Non è a questo che serve la musica?A far sentire la gente meno sola?Pensalo quando ti sembra tutto inutile e…e forse riscoprirai ciò che ti ha fatto desiderare di fare il musicista-
Lauri mi aveva ascoltata attentamente, in silenzio, fissandomi negli occhi. Vedere quel viso di solito spensierato così serio mi fece venire un crampo allo stomaco.
-Ehi, hai ragione, lo sai?
-davvero?-
-Sicuro!La musica è la mia vita...sono un vero idiota!E poi quella Katya nemmeno mi piaceva. L’ho conosciuta ad una festa e…non ci siamo nemmeno frequentati molto, visto che sono sempre impegnato con la band in giro per il mondo…ce l’hai presente?La classica bomba sexy che si affianca ai divi per una manciata di popolarità...di quelle che sanno dare emozioni solo sotto le lenzuola: una...una...
-…Una gallina senza cervello?-
-Io stavo per dire una puttana, ma direi che gallina senza cervello rende meglio l’idea-
Ridemmo entrambi.
-E pensare che io nell’amore ci credo-Disse lui-Credo in quel sentimento puro che ti colpisce quando meno te lo aspetti, che ti fa dimenticare ogni cosa…che ti fa morire di gioia e dolore insieme...
-Mi sembra ovvio che ci credi- Commentai-Altrimenti non riusciresti a scrivere canzoni così profonde e toccanti...o sei il più grosso bugiardo del mondo-
-Ah, quindi lo ammetti che sei una nostra fan,eh?
-Beh...fan è una parola grossa...diciamo che alcune vostre canzoni non sono male...-
In quel momento bussarono alla porta.
-Signor Ylonen?Devo rifare i letti, è permesso?
Mi voltai di scatto.
Oh no!
Lauri aggrottò la fronte.
-Ci hanno già pensato, grazie!-
-Cosa?Ma ne è sicuro?
-Sicurissimo!Anzi, già che c’è può fare i complimenti al direttore da parte mia?Le cameriere del vostro staff sono davvero le più simpatiche e carine che abbia mai conosciuto-e mi strizzò l’occhio.
Io cercai di sorridere, ancora mezza morta dallo spavento,
-oh...va bene, come vuole...buona giornata!-E i passi della cameriera si allontanarono dal pianerottolo.
-Tu non sei una vera cameriera,vero?-
Trasalii. Porca miseria, adesso sono spacciata!
Feci per scattare in piedi ma lui mi afferrò il braccio.
-Allora, è così?-
-Io...ehm...ti posso spiegare...-
Sparire...dissolversi...morire...correre...sprofondare...
Lui mi fissò a lungo, senza dire nulla.
-Mi denuncerai, adesso?-
Lui scosse il capo lentamente, sempre restando serio.
Poi si alzò a sua volta.
-hai mentito –Disse -e io che pensavo...che idiota!Vuoi anche tu una foto autografata o cosa??-
-No!-esclamai –Io...si, all’inizio ero venuta qui solo perché volevo conoscere te e la band…-
-Capisco, gli “idoli dei giovani”, vero?Bene, prendi il tuo autografo e vattene allora. Non ti denuncerò...solo perché hai avuto la faccia più tosta del mondo a recitare la parte di quella che mi capiva...-
-Lauri ascoltami, ti prego…-Dissi cercando si ricacciare le lacrime...stupida ...stupida... stupida ...stupida!!!
- E’ vero…-dissi a testa bassa-si, sono una delle tante galline senza cervello...volevo conoscerti, parlare di persona con l’autore delle canzoni che tanto amavo...volevo ringraziarti perché i tuoi testi mi hanno dato forza, mi hanno fatta sentire meno sola...e volevo dirti che penso che tu sia una persona davvero speciale se riesci a dare emozioni autentiche…scusa tanto se ti ho ingannato, addio...-
E feci per allontanarmi, ma non potevo:lui mi teneva ancora per il braccio.
Che altro voleva??Divertirsi a torturarmi?Non ero già stata umiliata abbastanza?
Sentii il suo respiro vicino al viso...rabbrividii ma non alzai lo sguardo...mi concentrai sul ciondolo d’argento a forma di croce che pendeva sul suo petto.
Poi sentii le sue dita sotto il mento, che mi costringevano ad alzare il capo...odoravano di tabacco, ma anche di liquirizia...
-Grazie a te, Arwen ragazza elfica-
E prima che avessi il tempo di fare, dire o pensare qualunque cosa, lui calò su di me e mi baciò. Un’esplosione. Un tuono. Un fiume in piena...e sentii ogni pensiero scivolare via come acqua...esistevano solo quelle labbra che premevano prima dolcemente e poi impetuose sulle mie, quella mano che mi accarezzava i capelli...ed ebbi l'amara consapevolezza che si trattava di un sogno…dell’ennesimo sogno che aveva come protagonista Lauri e che presto sarei stata riportata alla realtà da un odioso motivetto...e infatti ad uccidere la magia di quel momento fu il ritornello di una canzone, ma non quello della mia radiosveglia, bensì quello del mio cellulare...
Mi scostai da lui e cercai a tentoni le tasche del grembiule,con mani tremanti perché ero totalmente fusa…quando lo trovai zittii Matthew Bellamy che cantava a squarciagola “Supermassive black hole ” ...Tyla, ovviamente.
-Dai, rispondi-Mi disse Lauri.
Annuii:
-Tyla?-
- Bastarda che non sei altro!Si può sapere dove sei finita??Sono ore che ti aspettiamo quaggiù, che diavolo stai combinando!?Ti hanno scoperta?Eh?Ti hanno già denunciata??-
-Ehm...no, non ti preoccupare, non mi hanno ancora scoperta...ma grazie per la fiducia, comunque...-
-No?Davvero?Ah, bene…e allora che diavolo stai aspettando a raggiungerci??-
-Ho…ho avuto un contrattempo...-Dissi sentendo Lauri sbellicarsi dalle risate alle mie spalle.
-Di che stai parlando?Allora, sei riuscita a vederli?C’era anche Aki?Sputa il rospo!!
-No, mi dispiace. Sono usciti-
-Oh no!Ma che sfiga!! Vabbè, non prendertela...sarà per la prossima...ma che dico??Non azzardarti a fare una ca**ata del genere mai più!!-
-Ok ok non preoccuparti...ora devo chiudere, arrivo subito-
Mi voltai verso Lauri che mi osservava con quel sorrisetto diabolico sulle labbra.
-Ehm, devo andare...-
-Ma come, di già?
- L’hai sentita,no?Il suo era un tono che non ammetteva repliche...
Lauri sospirò deluso.
- Ok allora-
Mi accompagnò alla porta.
-Ci vieni al concerto stasera?-
-Ma…allora non lo annulli più??-
Lui scosse il capo e mise una mano in tasca. Ne estrasse una tessera plastificata e me la porse.
-E’ un pass per accedere al backstage-Mi disse-fallo vedere agli addetti alla sorveglianza e ti lasceranno passare…-
Fissai il pass sorpresa.
-Voglio che tu assista al concerto da un posto di riguardo-spiegò Lauri soddisfatto-mi raccomando, non accetto bidoni…e porta anche quella tua amica, che le presento Aki-
-Non…non so che dire...-
-Di solo che verrai-
-Certo!-dissi raggiante.
Lui sorrise
-Bene, perché la prima canzone in scaletta è “Open my eyes” e la dedicherò solo a te-

The end
 
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elenina17
view post Posted on 18/1/2009, 16:23




bellissimaaaaaa brava:D ma è finita?? :cry: nn posti +?
 
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**+FallingStar+**
view post Posted on 18/1/2009, 17:47




ahah che bella. troppo forte la tipa xD
dai che voglio sapere cosa succede :D
posta soon :riso:
 
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therasmusadarklady
view post Posted on 18/1/2009, 21:50




stupenda...bravissima
 
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~*samy90~tr4e*~
view post Posted on 19/1/2009, 19:55




Davvero bella bella!! Brava!!
Sarebbe bello se la continuassi!! ^_^
:bacio:
 
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view post Posted on 21/1/2009, 12:01
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Bella bella!*___* Arwen è troppo divertente!XD
Mi piace davvero tanto, sei bravissima!!!
Aspetto il continuo!!!!^^
 
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lady of the shadows
view post Posted on 21/1/2009, 14:31




Ehi, grazie!! Non credevo che potesse piacere...ad un seguito non ci avevo pensato ma appena ho un po' di tempo mi faccio venire in mente qualcosa ^_^
 
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elenina17
view post Posted on 22/1/2009, 15:31




siiiiiiii ti prego !!!! image image image
 
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~Into No Nekomata
view post Posted on 22/1/2009, 22:42




Scritta bene, è molto fluida e non sei affato ripetitiva.
Anche nel descrivere le emozioni che lei prova sei stata molto brava. MI è piaciuta davvero, se non fosse per la lunaticità che hai dato al personaggio di Lauri. Ma non badare a questo mio commento, è solo che io sono la classica tipa che fa avvenire le cose con moooolta lentezza XD
Brava, sarebbe bello se tu ne facessi un seguito! Magari un incontro dopo il concerto e l'ufficializzazione della relazione, perchè no...? ^^

Comunuqe. Non mettere mai nella stessa frase il nome di Baudelaire e Lauri Ylonen, ok? ;)

 
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lady of the shadows
view post Posted on 23/1/2009, 15:46




Grazie per la recensione sincera ed estremamente professionale, l'ho apprezzata!
Comunque, rieccomi qui con la seconda parte, spero che vi piaccia.Il titolo per il secondo capitolo non l'ho ancora trovato: si accettano suggerimenti!!

P.S:ogni riferimento a cose o persone è puramente casuale.


Il primo commento di Aki dopo avevo presentato Arwen ai ragazzi era stato: “ però, che gambe..!”
-Ehi!!-feci dandogli una calata dietro la nuca.
-Che ho detto di male?Era solo un complimento...-
-Questo tipo di “complimenti”vedi di tenerteli per te...-
- Geloso, Nalle?-
-Può darsi...-
-Dai, non ti scaldare!Volevo solo dire che te la sei trovata proprio carina-Riprese Aki - Sul serio, sembra anche simpatica...perché le tipe così non si intrufolano anche nella mia stanza??-
-Pensi che la rivedrai?-Chiese Eero.
Sospirai.
-Lo spero sul serio. Lo so, forse sono uno stupido... ma sento che in lei c’è qualcosa di...di diverso-
-Questa frase non mi è nuova-Replicò Pauli -Lo hai detto anche per un mucchio di altre donne, mi sembra-
-Lo so lo so ma le è speciale proprio perché è normale!Il che la rende diversa da tutte le altre donne che ho conosciuto...capite??No?Come faccio a spiegarlo..?-
-Oddio, questo è proprio andato...chiamate un esorcista!-Sospirò Aki dandomi una pacca amichevole.
Ma il buon vecchio Aki aveva fatto centro. Si, ero andato. Ero totalmente perso per quella strana ragazza che si era intrufolata nella mia stanza d’albergo travestita da cameriera, rischiando parecchio, solo per dirmi quanto fossero importanti per lei le mie canzoni...ma perché poi non riuscivo a smettere di pensare a lei?Mi aveva ingannato. Ed io ero cascato dritto nella sua farsa come un imbecille!Certo che aveva avuto proprio un bel coraggio a rischiare tanto...nessuna delle altre mie fans aveva mai osato tanto pur di scambiare una parola con me, e io di fans fuori di testa ne avevo viste parecchie!!
Ma le sue parole...mi erano rimaste impresse nella mente, nel cuore...No,ero sicuro che, per quanto potesse essersi dimostrata una brava attrice, quelle parole che mi avevano fatto riflettere sul mio amore per la musica e che mi avevano ridato la forza di salire sul palco non potevano fare parte di una messa in scena ben studiata per attirare la mia attenzione .Arwen...che era stata capace di dirmi esattamente quello che avevo bisogno di sentirmi dire con tanta semplicità e franchezza,che scherzava sul suo nome da personaggio delle fiabe...quella ragazza così semplice, genuina...Oddio, sono proprio messo male!

Il concerto era stato un autentico successo!C’era stata davvero un sacco di gente che ballava, saltava e cantava con entusiasmo…ogni live da emozioni fortissime, ogni volta come la prima, “ancora come il primo giorno”...dopo il concerto ho festeggiato, come “da contratto” con Eero, Pauli, Aki, amici, fans, produttori e tutti coloro che avevano contribuito a rendere grandiosa la serata.
Arwen e la sua scatenata amica, Tyla, non erano rimaste a lungo:dissero di dover raggiungere il resto del loro gruppo di amici e di dover tornare in albergo...accettai a malincuore l’idea di doverla salutare…ma riuscii a strapparle il numero di cellulare e il nome dell’hotel, perché sono un tipo che non si arrende facilmente!La festa finì più o meno intorno alle 6 di mattina (ma era iniziata almeno alle 4!!).Quando rientrai, stango ma ancora carico di adrenalina, ripensando alle tappe che ancora restavano del tour (roba da mettersi le mani ai capelli!) ripensai di nuovo a lei e le inviai un messaggio: <<tieniti libera domani sera, passo a prenderti alle 8.30>>
La risposta tardò un po’ ad arrivare...di sicuro stava dormendo e l’avevo svegliata!Che imbecille che sono...
<<e’ una specie di scherzo?>>
Le scrissi:
<<mai stato così serio. Ti fidi di me?>>
<<cosa devo aspettarmi?>>mi scrisse.
Le scrissi:<< Lo vedrai, è una sorpresa. Spero che il concerto ti sia piaciuto, a domani>>

E infatti la sera dopo mi feci trovare sotto l’ albergo, puntuale come non lo ero mai stato ed eccitato come non lo ero…forse dal mio primo appuntamento!
Avevo gli occhiali scuri e il berretto nero di lana tirato fin sulla fronte:non volevo essere riconosciuto da nessuno. Non avevo voglia di finire sotto l’obbiettivo di qualche fotografo, non quella sera...volevo tornare ad essere il “Lauri Ylonen normale” e non il “Lauri Ylonen il cantante dei Rasmus”.Solo per una sera, solo per lei. E poi non volevo rischiare che troppa attenzione e pettegolezzi sulla nostra uscita la mettessero in imbarazzo...era il Lauri normale che voleva piacerle, quello che ama i Beatles , andare sullo skate, le bevute con gli amici e il Signore degli Anelli.
Lei arrivò con quasi dieci minuti di ritardo, ma non me la presi. Guardai quella ragazza alta, avvolta in un cappotto nero, in jeans scuri e scarpe da ginnastica, scendere di corsa la scalinata dell’hotel e venirmi in contro, gli indomabili ricci biondi al vento. E vidi anche un gruppetto di ragazze tenerla d’occhio da dietro dal porta dell’edificio , alcune sorridenti, altre un po’ amareggiate;tra loro riconobbi Tyla.
-Non dirmelo, lo so che sono in ritardo...scusa!-Esordì arrossendo lievemente quando mi ebbe raggiunto.
-Va bene, non te lo dirò...ma è così –Replicai con un sorriso.
-Beh, ti dovrai abituare temo...la puntualità non è mai stata il mio forte...-
-e tu dovrai abituarti a camminare, perché io non ho la patente-
-Ehi, sono per metà elfa,no?Non bastano mica quattro passi a mettermi ko-
Così ci incamminammo insieme per Stoccolma. Il giorno dopo avrei dovuto salutare quella città e prendere un volo diretto per Goteborg per la prossima tappa del tour. Quando uscimmo dalla pizzeria, prendemmo un taxi.
-Il bello inizia adesso-Dissi mentre le aprivo la portiera dell’auto.
Lei mi lanciò un’occhiata obliqua.
-In che senso?-
-No no, non pensare a male!-Mi affrettai ad aggiungere -è una sorpresa, quindi niente domande lungo la strada-

Arrivati, dissi al tassista di fermarsi poco distante dal ciglio della strada e di aspettarci per circa un’oretta.
-Bisognerà fare un po’ di strada a piedi-Le annunciai-Circa mezzo chilometro
Lei si guardò attorno con aria disorientata, ma non fece domande, come promesso. Scendemmo e la condussi verso la campagna. Faceva freddo, ma era una bella sera:il cielo era nuvoloso come sempre, ma almeno pioveva.
Il sentiero saliva su per un pendio.Era scosceso e più di una volta fui sul punto di scivolare. Cercai di non farmi notare da Arwen...una bella caduta era proprio quello di cui avevo bisogno per fare la figura del fesso.
Arrivammo di fronte ad una recinzione di ferro, oltre la quale una macchia d’alberi gettava lunghe ombre sul terreno.
- E’ qui?-chiese alla fine.
-Si-
-Posso chiederti dove siamo adesso?-
-In piedi di fronte ad una recinzione, a occhio e croce-
-Spiritoso...-
-Ok, alla periferia di Stoccolma. Tranquilla, conosco questo posto, ci sono già venuto-
-Non ho mica paura, sai?-
-Non lo metto in dubbio. Allora, si va?-
-Dove?Là dentro?-
-Si, là dentro-
-Ma si può?Non è che è proprietà privata?-
-In effetti abbiamo superato un cartello che diceva “vietato l’accesso”...la cosa ti crea problemi?-
-Lauri!-
-Cosa?-
-Dai, non si può!E’ contro la legge!-
-Ma sentila! Chi era che l’altro giorno si è intrufolato nella mia stanza vestita da cameriera solo per confessarmi che è cotta di me??-
-Me lo rinfaccerai in eterno,eh?E per inciso, io non sono affatto cotta di te!-
-Insomma, ti va o no?-
Lei sbatté palpebre e lanciò un’occhiata incerta alla macchia d’ombra degli alberi.
Sospirai in modo teatrale, affondando le mani nelle tasche e alzando gli occhi al cielo.
-Aah, e io che volevo mostrarti un qualcosa che ti avrebbe lasciata a bocca aperta!Che peccato, ma se sei così fifona...-
Quando riabbassai lo sguardo notai che mi fissava torva. Poi sbuffò e afferrò la recinzione con le mani. Si issò e iniziò ad arrampicarsi. E io la guardai salire ammirato da quella sua agilità quasi sovrannaturale...chissà, magari nelle sue vene scorreva davvero sangue elfico...
Mentre si calava dall’altra parte le dissi.
-Ti ho accennato del cartello “attenzione ai cani”, vero?-
-Cosa?!-
-Scherzavo!Preso paura, eh?-
-Ah ah, mi sto sbellicando!-Quando fu dall’altra parte del cancello, mi arrampicai anche io, anche se non riuscii certo ad eguagliare la sua agilità.
Più che un elfo, mi sentivo uno gnomo...
Insomma, riuscii ad arrivare dall’altra parte con appena uno strappo alla manica destra, quasi totalmente invisibile.Arwen era accanto a me, le mani ai fianchi.
-Visto?Non è stata poi così dura-
Lei sorrise e scosse il capo facendo ondeggiare i ricci che le incorniciavano il viso.
La presi per mano e la condussi a passo sicuro tra i cespugli del parco. Mi muovevo con disinvoltura nelle tenebre .Era il mio elemento, dove mi sentivo al sicuro, dove mi sentivo forte. Mi piaceva quell’atmosfera misteriosa e tranquilla. Il silenzio premeva dolcemente contro le mie orecchie, interrotto solo dal suono dei grilli. Lei mi seguì in silenzio, la mano calda nella mia perennemente gelida.
E arrivammo di fronte ad uno spiazzo privo d’alberi:un’immensa aiuola circondata da cespugli ben curati. Al centro c’era una fontana non molto appariscente. Piccola, di pietra chiara e lucente.;dalla brocca che un putto reggeva sulla spalla sgorgava uno scroscio d’acqua.
- Ta - dan!-Feci cedendole il passo e scostandomi alle sue spalle.
Lei osservò il giardino.
- E’ bellissimo -Mormorò.
-Lo sapevo che ti sarebbe piaciuto. Ne è valsa la pena o no?-
Lei non rispose. Io restai dove ero mentre Arwen passeggiava lentamente tra i cespugli di rose. E sembrava proprio una creatura dei boschi, uno spiritello. E mentre la guardavo ne ebbi la certezza:lei non era come le altre ragazze...
-Come conosci questo parco?-Mi chiese.
Scrollai le spalle.
-Vengo spesso in Svezia anche quando non sono in tour.Mi piace stare immerso nella natura. Una volta capitai qui per caso, mentre cercavo ispirazione per alcune canzoni. Mi ha aiutato, sai?Ho scritto qui alcuni testi...-
Lei annuì, continuando ad ammirare le rose. Ce ne erano di rosse, di gialle, di bianche e persino alcuni boccioli neri .Belli, preziosi e unici, come lei.
-E sei sgattaiolato dentro come hai fatto oggi?-
-No, allora dovevo suonare con la band alla villa al centro del parco. E’ proprio laggiù ed è enorme. Ci avevano invitati come ospiti d’onore. Dopo un po’ ne ho avuto abbastanza della confusione e sono andato a farmi un giretto per il giardino-
Ci sedemmo sull’erba, l’uno accanto all’altra.
-Lo sai cosa ho pensato?-
-Cosa?-
-Che tu di me sai praticamente tutto, e dopo la chiacchierata dell’altro giorno direi che mi conosci anche meglio di quanto io conosca me stesso. Io invece di te non so assolutamente nulla!-
-Beh, non c’è molto da dire. Non ho certo una vita eccitante come quella da rockstar...-
-Ma dai!allora, che fai nella vita a parte tendere agguati ai poveri musicisti indifesi?-
-E va bene!Allora, vivo a Helsinki e vado all’università. Studio medicina, vorrei diventare chirurgo -
-Però, impegnativo...-
-Si, abbastanza. A volte ho l’impressione di passare metà della mia esistenza su quei libri. Però è un indirizzo interessante e spero che un giorno sarò in grado di dare un aiuto concreto alla gente. Tu invece hai sempre desiderato fare il musicista?Non hai mai avuto nessun dubbio?-Mi chiese.
-Ci credi se ti dico che ho sempre sognato diventare cuoco?...no, davvero, non ridere!Guarda che sono bravo ai fornelli-
-No no,ci credo...è solo che non riesco ad immaginarti con un cappello bianco in testa e il grembiule-
-Ah si?Beh, allora ti farò assaggiare una delle mie specialità e vediamo se ne sarai così convinta-
-Cucini spesso per le ragazze?-
-No, non ne ho mai avuto il tempo.A casa mia ne ho invitate davvero poche.E’ molto piccola, solo di 35 metri quadrati...e tu invece vivi con i tuoi?-
Lei mi rivolse un sorrisino mesto.
-I miei hanno divorziato quando avevo 15 anni e mia madre si è risposata. Io vivo con mio padre e mio fratello di 13 anni, Kris...finché non trovo un impiego fisso .Per adesso lavoro part-time come commessa in un negozio di strumenti musicali. Certo, non guadagno molto...vendo chitarre tutto il giorno e appena posso prendo la mia-
-Vuoi dire che suoni?-
-Si...beh ,faccio parte di una band con Tyla e tre amici...di quello che in teoria dovrebbe essere gothic metal-
-Sul serio?Fammi indovinare, sei la cantante?-
-No no, sono troppo stonata!-Ribatté lei ridendo -E’ Tyla la nostra cantante ed è molto brava. Io sono solo la chitarrista...-
-Parli come se non fossi abbastanza importante -osservai- In una band sono tutti utili allo stesso livello-
-Si si, guarda che lo so!E’ solo che...dai, di solito tutti si ricordano solo del cantante principale e finisco no per infischiarsene degli altri-
Riflettei sulle sue parole e dovetti ammettere che in fondo non aveva tutti i torti:era uno dei motivi per cui erano scoppiati litigi con gli Eero,Pauli e Aki, soprattutto se eravamo sotto stress per il lavoro...ma sapevamo che era una sciocchezza, che i The Rasmus non sarebbero mai esistiti senza il lavoro di ognuno di noi,così finivamo per fare subito pace. Eravamo una squadra vincente proprio perché eravamo una squadra.
-Per quanto un cantante possa essere bravo, vale ben poco senza una band che sappia trasformare in musica i suoi testi, che sappia dare vita alle sue parole,no?-
Lei annuì e sorrise.
-Ben detto!Non ti facevo così saggio-
-Mi facevi la rock star che si ubriaca tutto il giorno e va dietro alle donne la sera?-
Lei assunse un’espressione molto seria.
-No, non intendevo questo- Rispose-Non penso affatto che tu sia così. Magari all’inizio un po’ lo pensavo... ma adesso che ti conosco, ho capito che in fondo sei una bella persona-
Mi sentii toccato da quelle parole...controllati Lauri, non ti metterai a piangere per l’emozione adesso!
Le sorrisi, m preferii non risponderle. Così cambiai argomento-E chi siete nella band a parte te e la tua amica?-
-C ’è Henrik che suona il basso ed è seconda voce, Mikael alle tastiere e Martin alla batteria-
-Siete organizzati!Con una squadra così potete sfondare...-
-Per adesso l’unica cosa che riusciamo a sfondare sono i timpani dei vicini di casa di Mikael:suoniamo nel suo garage...siamo ancora dei dilettanti, figurati che non abbiamo nemmeno un nome fisso:a volte siamo i The Castle , altre i DarkWood...ma per quelli del quartiere siamo già famosi come “I cinque disturbatori della quiete pubblica”. Però, anche se siamo cinque imbranati, ci divertiamo un mondo a suonare insieme –
Risi e lei anche. Era così dolce la sua risata...come il suono dell’acqua che scorre.
Mi chinai su di lei e la baciai, spinto da quel folle istinto che si era impossessato di me quando l’avevo baciata il giorno in cui avevo smascherato la sua messa in scena. Premetti lentamente le labbra sulle sue. Poi con maggiore foga...lei prese ad accarezzarmi la guancia,il collo. Mentre la baciavo,la feci stendere dolcemente sull’erba. Mi sdraiai accanto a lei. Poi scavalcai con il braccio i suoi fianchi e la mia gamba fece o stesso. Mentre ero sopra di lei, scostai il viso dal suo per guardarla.
Era così bella...dolce...desiderabile...Quando incrociò il mio sguardo arrossì.
Le sorrisi.
-La sai una cosa buffa?-
-Sentiamo-
-stesa su questo prato... sembri veramente un’elfa-
-Devo prenderlo come un complimento?-
-Sei bellissima-
Lei arrossì e sorrise e io la baciai di nuovo. E mentre lasciavo scivolare le dita sui suoi fianchi,sulla pancia, sbottonandole lentamente il cappotto, sentii un rumore dietro di me, come di un tappo che salta... ma non vi badai...la mia mente era altrove...
Poi di nuovo...ma non vi feci caso nemmeno la seconda volta. Cominciai a capire che c’era qualcosa che non andava quando iniziai a sentire la manica del cappotto umida...
-Ma che cavolo...??-
Improvvisamente, un violento getto d’acqua si sollevò da terra, proprio dal punto in cui c’era il gomito destro su cui mi reggevo. Sobbalzai e mentre il getto schizzava verso l’alto facendo cadere una pioggia ci gocce gelide su me e Arwen .Entrambi scattammo in piedi come molle.
-Ma porca miseria, gli innaffiatori !-
L’impianto di irrigazione automatizzato della villa doveva essere entrato in azione a mezzanotte precisa. Presto ci ritrovammo letteralmente circondati da getti d’acqua che ruotavano su se stessi, come indemoniati...
Arwen scoppiò a ridere. Io l’afferrai per mano e la condussi via da quel disastro che aveva rovinato quel momento romantico...non era per niente giusto!
-Non ci vedo niente da ridere!-Dissi mentre lei cercava di corrermi dietro, ancora piegata in due dalle risate.
Per tutta risposta, lei si fermò e mi tirò a sé per il braccio. Mi afferrò per il cappotto e mi baciò a lungo, con passione...e allora seppi che non me ne importava più così tanto se eravamo in mezzo al giro d’azione di un’infinità di innaffiatori impazziti e bagnati fradici...La strinsi forte,scostandole delicatamente dal viso i ricci gocciolanti...e all’improvviso, distinsi tra gli scrosci d’acqua, dei passi concitati...
-Ehi voi, che state facendo?Fermi dove siete!-
Arwen si scostò da me e si voltò di scatto.
Delle luci baluginarono nel buio...altri passi, sempre più vicini...seguiti da un abbaiare rabbioso, guaiti e ansimi...
-Me**a!!Ce li hanno davvero i cani!!!-
Ci demmo ad una fuga disperata dalla parte opposta ai passi e ai guaiti.
-Sei una specie di calamita per i guai o cosa??!-Mi gridò Arwen con fiatone, seguendomi a ruota.
-Lo so lo so...corri, svelta!!-
Perché?Come si può essere così perseguitati dalla sfiga??Non credo di aver mai detestato i cani come in quel momento...
Corremmo e corremmo, senza avere la minima idea di dove stessimo andando...fino a che mi iniziò a bruciare il fianco e iniziai a rallentare. Lei mi superò senza difficoltà, poi tornò in dietro.
-Dove diavolo è il cancello da qui siamo entrati?Io non vedo nessuna recinzione!-
-Ho...ho l’impressione che stiamo andando dalla parte sbagliata...-
-E io che stiamo girando intorno...dai forza ,lumaca!-
Mi afferrò per il braccio e mi trascinò in quella direzione, cercando in tutti i modi di trattenere le risate.
Ci facemmo largo tra i cespugli, calpestando non so quante aiuole sulle quali il povero giardiniere del parco doveva aver lavorato ore e sbucammo in un ampio spiazzo privo di alberi. Oltre le cime degli abeti si stagliavano spettrali le torrette della monumentale villa in stile barocco Mi ricordai di quel prato e condussi Arwen verso una grande gazebo proprio al centro, quelli dove di solito suonano le orchestre nei concerti all’aperto.
-Da questa parte...- E andammo a nasconderci sotto il gazebo.
Ci sedemmo sul pavimento di legno e restammo in silenzio, prendendo fiato.
-pensi che se ne siano andati?-Chiesi ancora col respiro ansante.
-Non lo so, è probabile che ci stiano ancora cercando...-Incrociò il mio sguardo e rise, probabilmente per via della mia espressione ancora sconvolta-Te la sei fatta sotto,eh?E poi la fifona sono io...-
-Non ci trovo proprio niente da ridere!-La rimbeccai-E comunque io non ho affatto paura dei cani...è che preferisco i gatti, ecco-
-Dimmi un po’, ma tutti i tuoi appuntamenti sono così...movimentati??-
-No, di solito sono una barba...e soprattutto finiscono molto in fretta-
-Ho capito, risparmiami i particolari... comunque sappi che se uno di quei cani mi avesse staccato una gamba a morsi, non avrei esitato a farti causa!-
-non ti avrei certo biasimata-Replicai e le sorrisi-però dai, ammettilo che ti sei divertita-
Arwen rise e io notai una cosa:stava tremando.
-Hai freddo?-
Era colpa mia se era completamente zuppa dalla testa ai piedi...
-ma no, sto bene-
Feci schioccare la lingua.
- Stai congelando,aspetta...-
Mi sfilai il cappotto (anch’esso fradicio) e glielo misi sulle spalle.
Lei all’inizio oppose resistenza, sostenendo di avere la pelle resistente e di essersi riscaldata abbastanza con la fuga .Ma io la ignorai.
-Ecco fatto. Meglio, eh?-
Lei sospirò rassegnata e si raggomitolò nel mio cappotto, come un gatto. Io le detto un bacio sulla fronte e le cinsi le spalle con il braccio. Lei posò la testa nell’incavo della mia spalla.
Ricordo di essermi addormentato al ritmo del suo respiro, col suo fiato caldo sul collo che mi faceva rabbrividire...ma non avevo freddo, non più...non ero mai stato tanto bene da un sacco di tempo...
Era quello l’amore allora?Era quello che avevo sempre cercato, di cui avevo sempre cantato ma che non ero mai riuscito a raggiungere?Era strano. Era come qualcosa di inafferrabile, che ti scivola tra le dita...eppure c’è, lo senti...lo senti accanto a te.
Ripensai alla mia vita e mi resi conto di quanto fossi stato superficiale, esattamente come le altre persone che mi stavano attorno e da cui ero così disgustato...non dipendeva esclusivamente dal mio lavoro, che mi costringeva lontano da casa per mesi, se non ero mai riuscito a legarmi a qualcuno...Avevo conosciuto un sacco di donne.Ed era stato divertente, eccitante vivere senza legami, senza prendere impegni ,senza promettere nulla a nessuno ma dopo un po’ avevo capito che non era questo che volevo realmente. Volevo qualcosa di più...volevo sentirmi vicino a qualcosa di vero. Avevo quasi trent’anni e avevo una vita che molti mi invidiavano...ma mi sentivo incredibilmente solo.
Si, era quella l’unica spiegazione. Era la fine del mio viaggio?No, non era la fine...era un nuovo inizio. Perchè era lei la risposta, la ragazza che dormiva al mio fianco. Ancora una volta mi dissi che si, era lei quella giusta, perché altrimenti non sarei mai riuscito a spiegarmi come mai averla vicina mi facesse sentire così...così pieno di euforia e disperazione insieme, come ubriaco...e senza aver toccato un goccio di birra in tutta la sera...

Continua...

Aspetto i vostri commenti ^_^
 
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elenina17
view post Posted on 23/1/2009, 16:15




oddio ke emozioneeeeeeeeeeeeeeeeeeee
waaa :wub: :wub: :wub: :wub: :wub: ancoraaaa
ke pazzo lauri :wub:

io sempre la prima :wub: ke onore!!! :P
 
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~*samy90~tr4e*~
view post Posted on 23/1/2009, 23:21




Dioooooooo...bellissimo questo chap!! Che carini! :wub:
Complimenti, sei davvero brava!
Posta presto!
 
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**+FallingStar+**
view post Posted on 23/1/2009, 23:35




già, carinissimi *-*
alcune parti comiche e altre dolciosissime... oddio in mezzo agli irrigatori... ma anche nooooo x'''DD
 
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~Into No Nekomata
view post Posted on 24/1/2009, 20:57




Questo capitolo è scritto peggio del primo, ti ripeti più spesso e i periodi più brevi rendono la lettura meno scorrevole e un po' più forzata. A volte specifichi in modo ingiustificato il soggetto che compie l'azione (ad esempio nella frasi che inizio con l' ''Io'', non ne ricordo qualcuna in particolare e sono troppo pigra per andare a cercare xD)
E' la classica fan fiction in cui prendi i dati che leggi nelle intervisti e li contestualizzi per dare credibilità al personaggio.

Comunque la storia è molto carina, dolce, e questo fatto che Lauri per la prima volta si innamori è descritto davvero bene, specialmente nell'ultima parte occupata solo dalle sue riflessioni.
Non vedo l'ora di vedere come continua ^^

 
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lady of the shadows
view post Posted on 25/1/2009, 14:20




Sei molto diretta nelle critiche, eh?Comunque sono giuste e le apprezzo XD

Ammetto di aver indagato sul conto di Lauri, ma in fondo avevo bisogno di alcune informazioni per rendere animati i dialoghi, altrimenti non avrebbero avuto molto da dirsi lui e Arwen, no?

Comunque sono contenta che la storia vi stia piacendo!
Sto già scrivendo il seguito...il racconto sarà scritto di nuovo in prima persona, stavolta dal punto di vista di Arwen.
 
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104 replies since 18/1/2009, 15:54   1038 views
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