The Rasmus - Italian Community


vote ff contest!!!!!
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1) ETERNO by Mustaenkeli795 [45.45%]
2) ODIO ET AMO by erin4 [36.36%]
3) THE ROBBERY by Lucky312 [18.18%]
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vote ff contest!!!!!, prima leggete xò :P

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~*:anjia:*~
view post Posted on 28/12/2008, 13:14




lo sò che è passato del tempo.......troppo tempo, xkè i termini effettivamente son scaduti da 4 mesi :goccia: ma chiedo venia, ho atteso che mi mandassero tutte le ff, ma x quanto ho atteso, le ff nn son arrivate tutte, :ph34r: quindi ho deciso che a questo punto in ballo ci saranno solo 3 utenti

vi ricordo questa regola

"le votazioni verranno fatte tramite sondaggio in "Lauri's Kingdom", sondaggio nel quale verranno esposte anche le ff che poi tutti noi voteremo. Nemmeno a dirlo.....ogni voto DOVRA' essere accompagnato dal post di chi vota dicendo x chi ha votato, se mi accorgerò che questo nn è avvenuto, automaticamente verrà calcolato un voto in meno x la ff su cui nn torneranno i conti."


e vi dico anche sarebbe + corretto non votare x se stessi, è ovvio che nn lo impedirò, in fin dei conti leggendo le ff si può anche pensare che la propria sia la migliore quindi :?:

ed ora posto le ff, buona lettura e buona votazione :up:

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ETERNO


"Domenica...06/07/08
Che cosa strana...una sequenza di numeri crescenti...infondo è questo che sono i giorni...solo numeri senza senso. Tutti nel mondo sono un numero...c´è chi arriva primo, chi secondo, chi terzo...solo e sempre numeri. Eppure solo quelli in cima vengono ricordati...non c´è spazio per l´infinito...non c´è spazio per nessuno di noi...perché noi siamo solo numeri infiniti...che nessuno mai ricorderà..."

Luce era impegnata a scrivere su quel diario che le faceva da amico ormai da tempo...era li che imprigionava per sempre le sue gioie, i suoi dolori, i suoi rimpianti e i suoi ripensamenti...emozioni. Una parola per spiegare tutto questo...semplici emozioni che avevano cambiato la sua vita, il suo modo di essere, la sua anima...un anima che credeva di aver perso per sempre, che qualcuno aveva strappato portandosela via con se, un´ anima che le era stata negata. Eppure quell´anima era ancora li, plumbea, come il cielo della Finlandia...quel cielo dove mille volte aveva gridato contro il suo dolore, dove aveva implorato invano di ridarle l´altra metà di lei...quel cielo sapeva bene cosa aveva furtivamente negato a Luce...nessuno avrebbe potuto mai ridarle quella sicurezza, quel calore, quella complicità che una figlia ha con i suoi genitori. Fortunatamente con lei c´era ancora sua sorella Stella che cercava di non far pesare ancor di più quella situazione...

S: sai cosa ho pensato?
L: non m´interessa...
S: invece si...
L: sentiamo...
S: questa settimana ce ne andiamo al lago
L: al lago?! - la ragazza sgranò gli occhi
S: si al lago...perché quella faccia?
L: sai perché non ci voglio venire al lago...troppi ricordi
S: avanti Luce...non puoi continuare a nasconderti nei ricordi...devi combatterli i tuoi demoni
L: da sola non ci riuscirei comunque...quindi a che serve??
S: tu non sei sola...ci sono io...lo sai che ti voglio un mondo di bene...sei mia sorella...e mai ti lascerò
L: lo so che mi vuoi bene...
Un silenzio assordante cadde tra le due e nessuna di loro si decideva a parlare...il vento aveva ricominciato a soffiare più duramente lasciando fluttuare nell´ aria la tenda bordeaux del salone dove si trovavano le due sorelle...improvvisamente un rumore di vetri richiamò l´attenzione delle due...
L: oh no...la foto di mamma e papà... - disse alzandosi e andando verso quello che restava della cornice ormai in frantumi
S: ne compreremo un´ altra...
L: come ti pare...
S: allora la comprerò io...però tu verrai con me al lago
L: facciamo che la compro io e resto dove sono...
S: non ci conterei...beh io vado a letto sono stanca...notte Luce
L: notte...

"Finalmente sola caro diario...credevo durasse in eterno...ancora con l´eterno...dio...sono monotona...aspetta...ho detto dio? Ok...ora capisco...sono fuori di me...io odio dio...se davvero un dio esiste ora i miei genitori sarebbero ancora qui...dio è satana...dio è il male...dovrebbe essere il contrario ma invece è così...quei due sono la stessa persona o se non altro un alterego...non lo so...chi può dirlo...ormai non so più niente...non sono più capace di amare...non sono più capace di odiare...sono l´indifferenza totale...solo tu sei mio amico...solo l´oscurità è la mia vita...solo la notte mi da pace...quel poco di pace che vorrei sempre avere...perché allora la notte non può durare in eterno? Vedi diario...siamo sempre qui...ci giriamo intorno ma l´eterno persiste ancora...niente dura per sempre...l´eterno non esiste...allora perché io continuo a soffrire?"

Le ultime righe scritte, le ultime lacrime versate...ma solo per quella notte...una notte che sarebbe presto scomparsa lasciando spazio a un rosato giorno.
La luce entrava dalla finestra e piano piano gli occhi di Luce si aprirono
L: è già giorno? Cavolo mi sono addormentata sul divano...
S: forza sorellina muoviti...
L: hei sei già sveglia...- accompagnato da uno sbadiglio
S: si...dobbiamo muoverci altrimenti non arriveremo nemmeno per le 12 al lago
L: ancora con sto lago...non hai capito che non vengo?
S: no...e non ho intenzione di capirlo...quindi ora mi fai il piacere di alzarti e di darti una mossa - aveva un tono più squillante del solito e molto più duro
L: ok va bene...ma non sarò affatto di compagnia...
Andò velocemente in camera sua e lasciò che la porta sbattesse...sbuffando cominciò a sceglie i vestiti...si fiondò in bagno e ne uscì bella e pronta
L: andiamo allora??
S: si andiamo...
Sistemarono le valigie nella loro BMW nera e una volta messa in moto ebbero come destinazione il lago che raggiunsero dopo 3 ore di viaggio...
S: che meraviglia...siamo finalmente arrivate...
L: sprizzo gioia da tutti i pori - disse con sarcasmo
S: avanti dammi una mano a scaricare le valige...alloggeremo li...
L: li dove...?
S: li...- disse indicando
Una castello vetusto apparve agli occhi di Luce...s´innalzava maestoso sulle verdi colline che circondavano il lago...sembrava di essere come in una di quelle favole della Walt Disney...mancava solo il principe azzurro
L: che sciocchezza...- si lasciò scappare
S: guarda che non è una sciocchezza...alloggeremo realmente li...il castello è stato adibito ad hotel
L: no, no...che hai capito mica era per quello...vabbè lasciamo stare va...
Le due sorelle s´incamminarono verso il castello...vi entrarono guardandosi intorno...era veramente stupendo...stile barocco...pieno di decorazione e quadri raffiguranti ogni cosa...paesaggi, donne, giochi di corte e famiglie...
Luce rimase a fissare quel quadro in mezza alla navata centrale...si era isolata dal resto...non aveva nemmeno sentito sua sorella andar via...era persa in quell´immagine...era un tutt uno con quei colori...era...BUUUMMMMMCRUSHFUUUSSS...
Sconosciuto: oddio signorina si è fatta male?? - chiese preoccupato
L: che è successo?! - chiese tornando alla realtà
Sconosciuto: non l ho fatto apposta e che non l ho vista...stavo parlando con i miei amici e le sono caduto addosso...ma come sta?
L: bene direi...ho un po´ di dolore alla testa - disse massaggiandosi la tempia
Sconosciuto: venga l´aiuto io...mi perdoni...sono così maldestro a volte...ora l´accompagno a prendere del ghiaccio
L: no io...non si preoccupi è tutto ok
Sconosciuto: insisto...
Così Luce e quel ragazzo si diressero al bar dell´ hotel castello...luce non riusciva ancora a capire cosa le fosse successo...ricordava il quadro e poi...il nulla assoluto...
Sconosciuto: ecco siamo arrivati...prego si sieda qui...io vado a prenderle qualcosa di fresco e del ghiaccio
L: mi dia del tu tanto per cominciare...
Sconosciuto: prego...oh beh...ok...cmq io sono Lauri
L: Luce...grazie - cominciò sorseggiare un po´ d´acqua
La: che bellissimo nome...
L: non è niente di particolare...- alzò gli occhi per guardarlo meglio...un ragazzo dalla strana acconciatura ossigenata e dai profondi occhi color del mare la fece rabbrividire facendole versare il bicchiere pieno d´acqua proprio addosso a lui...
L: o cavolo...
La: non ti preoccupare...non è niente...
L: scusami non volevo...
La: così siamo pari...- le sorrise
L: già...
La: guarda ti si sta gonfiando..
L: cosa?
La: da qua...- le prese la pezza con il ghiaccio dentro dalle mani e con delicatezza comincio a posarlo sull´ occhio destro della ragazza - ecco...dovrebbe smettere di gonfiarsi ora
L: sei un dottore?
La: non precisamente...i miei genitori avrebbero voluto che diventassi psicologo dato il senso innato di studiare la gente...però faccio tutt altra cosa...
L: ah si...e cosa? Ballerino di free-style o il cantante pop?
La: e poi ero io lo psicologo...
L: ci ho azzeccato...?
La: non proprio cmq...come hai...
L: i tuoi capelli...
La: ah i...capisco...beh io faccio parte di una band rock...
L: ah davvero? Come vi chiamate?
La: the rasmus...
L : mai sentiti...
La: mai sent...oh beh...può darsi che sei nuova di qui...sei spagnola?
L: no...sono finlandese ma ho origini italiane
La: ah sei finlandese...ecco perché lo parli molto bene... - che idiota che sono -
L: ah...- che idiota che è -
La: allora...quanti anni hai?´
L: io 23
La: siamo più o meno coetanei allora...io ne ho 27
L: fantastico...beh ora devo proprio scappare...sai mia sorella...
La: ah hai una sorella?
L: si dispersa chissà dove però...
La: mi dispiace...non sapevo fosse dispersa...e com´ è successo??
L: ma cos´ hai capito? Mia sorella è qui nel castello solo non so dove...
La: oh scusa...è che ti ho vista un po´ giù pensavo fosse per tua sorella...cmq posso accompagnarti io da lei...in qualche modo la troveremo...
L: ok...grazie
La: è un piacere...
Dopo poco tempo Luce era di nuovo con sua sorella...le aveva raccontato ogni cosa...dello scontro, di quel ragazzo, del bicchiere che aveva rovesciato addosso a lui...
S: beh sembra carino
L: si più o meno...sembra un bimbo...ha il faccino paffutello
S: è già qualcosa...perché non provi a conoscerlo meglio?
L: xkè dovrei?
S: non lo so...tu prova...è anche un modo per distrarti...
L: non lo so...non mi convince...sembra un complessato
S: perché tu non lo sei?
L: io ho i miei problemi...
S: per un momento saresti capace di dimenticarli per divertirti??
L: non so se ci riesco...non mi sembra giusto
S: Luce lo sai che loro vorrebbero che tu tornassi spensierata e sorridente come una volta...vivi...ricomincia a sognare...loro vorrebbero questo da te...vorrebbero che tu t´illuminassi altrimenti non ti avrebbero chiamata Luce...- le accarezzò una guancia -
L: forse hai ragione però loro mi mancano tanto...è colpa mia se non ci sono più...se quel giorno non mi fossi allontanata dal lago per andare nella foresta loro sarebbero qui...
S: non è stata colpa tua...
L: invece si...se non mi fossi allontanata non sarebbero venuti a cercarmi così se quell´ albero sarebbe caduto non avrebbe fatto a meno di cadergli sopra...
S: non potevi prevederlo...non sei stata tu...la colpa non è tua...non è di nessuno...è successo e basta...- l´abbracciò più stretta che poteva cercando di tranquillizzarla -
L: loro mi mancano così tanto...
S: shhhh...non piangere...stai calma ci sono io qui...
Era straziante per Stella vedere sua sorella in quelle condizioni...se non altro aveva cominciato a sfogarsi...cosa che fino ad allora non aveva mai fatto...forse un cambiamento c´era...tutto sarebbe cambiato d´allora...
Fuori la loro porta infatti era rimasto Lauri troppo curioso per non bisbigliare...aveva notato che in quella ragazza c´era qualcosa che non andava...una ragazza con quel viso d´angelo e che per di più si chiamasse Luce era impossibile che avesse un´ anima cosi cupa...per la prima volta si rese seriamente conto che il viso da bambino che gli aveva sempre pesato come una condanna facendolo sentire inferiore agli altri ragazzi non era un serio problema rispetto a quello che aveva passato Luce...lui doveva aiutarla in qualche modo...voleva riportarle quel sorriso che le mancava da tempo...si...lui l avrebbe fatta tornare a vivere...questa era la sua missione...mentre pensava cadde in un sonno profondo...ormai era sera...e anche le ragazze ormai stanche si lasciarono cullare tra le braccia di Morfeo.

Il giorno seguente Lauri si alzò di buon mattino e si diresse verso la camera di Luce...dopo aver bussato 12 volte finalmente qualcuno gli aprì...
L: e tu che vuoi?
La: buongiorno...
L: hei...con quel sorriso mi abbagli
La: forza vestiti velocemente...ti porto a fare colazione
L: cosa? Ma se non ti conosco nemmeno...!
La: non è vero...sai il mio nome, il mio cognome, il mio lavoro, la mia età, e la mia data di nascita...se dovessi farti qualcosa, che non accadrebbe mai, portai denunciarmi tranquillamente...
L: beh in effetti...aspetta qui...torno tra un secondo...
Detto fatto...poco tempo dopo era li con lui più bella che mai
La: sai che sei proprio carina sta mattina?!
L: oh grazie...- accennò quello che avrebbe dovuto essere un sorriso-
La: quando sorridi sei anche più carina...
L: ora mi metti in imbarazzo...
La: non sei abituata ai complimenti?
L: beh...veramente l ho persa l´ abitudine...sai anche i miei dicevano la stessa cosa...
La: dicevano?
L: si...beh loro...loro sono morti quando io avevo 16 anni...
La: mi dispiace tanto...
L: già...non so nemmeno perché te lo sto dicendo
La: perché io so mantenere i segreti...ricordi...sono uno psicologo...segreto professionale...
L: ahahahah...tu sei tutto matto...- ora aveva riso sul serio- sai in fondo sei un bravo ragazzo
La: è il mio faccino da eterno bambino che te lo fa pensare...
L: no...tu hai qualcosa di diverso...sei riuscito a farmi ridere...non è da tutti...e cmq non è vero che hai un faccino da bambino...a primo impatto può sembrare così...me ora che ti guardo meglio...
La: fantastico...sei la prima che me lo dice...
L: beh abituati...
La: e tu abituati a sorridere...perché lo farai spesso stando con me
Il ragazzo non aveva torto...passarono tutto il tempo insieme e si divertirono tanto...Lauri era davvero fuori dal comune...e Luce l´aveva notato...con lui si sentiva a suo agio...c´era qualcosa dentro di lei che la spingeva a essere un'altra persona con lui...ad essere se stessa...la stessa Luce di un tempo...si era fatto tardi e i due ragazzi erano ancora distesi sulle rive del fiume a guardare le stesse...
La: io adoro il cielo...è così infinito...sembra che nulla può sconfiggerlo...
La,L: è così eterno...
Si guardarono negli occhi e risero entrambi...
L: già...io ho una fissa per l´eterno...
La: anche tu?
L: si...non dirmi che...
La: già...tu sei più uguale a me di quanto pensi
L: non ti allargare adesso...oh guarda una stella cadente esprimi un desiderio...
La: fatto...
L: credi che si avvererà...?
La: i desideri così come i sogni si avverano solo se noi lo decidiamo...
L: quindi?
Lauri si avvicinò a lei...le prese il volto fra le mani e delicatamente le sfiorò le labbra...la guardò dritta nei suoi occhi castani...fino a leggerle l´anima...restarono così...a un centimetro dall´altro
L: perché ti sei fermato?
La: perché il mio desiderio era per te...
Luce capì...e accarezzandogli la guancia prese a baciarlo...prima teneramente...per poi continuare con più foga...ne era certa...lui era diverso...era qualcosa di più...aveva un non so che di mistico...così maledettamente tormentato ma con un viso così tenero...forse aveva ragione...forse erano davvero così uguali...

Presto si fece giorno e Lauri e Luce si svegliarono insieme sorpresi di trovarsi ancora abbracciati...li sotto quel cielo che era stato testimone delle loro tenerezze...
La: buongiorno luce
L: dici a me o al sole?
La: a entrambe...- e la baciò nuovamente -
L: avrei preferito fosse rivolto solo a me...
La: è la stessa cosa...tu ora sei la mia luce...tu mi hai illuminato la vita...mi hai fatto aprire gli occhi...
L: non ho fatto niente...
La: come no? Hai fatto tanto...mi hai fatto capire che il dolore lo si può sconfiggere...niente è eterno...non può piovere per sempre...e tu Luce mi hai riportato quel sole che mi mancava
L: no Lauri...forse sei tu quello che mi sta sconvolgendo la vita...io non avevo mai sorriso con nessuno prima di te...non avevo mai detto a nessuno dei miei genitori...non ero mai stata me stessa con nessuno...tu sei il primo...e mi spaventa...perché con te io mi sento bene
La: e io sono felice per questo...so che è difficile perdere qualcuno...so che è difficile essere esclusi dal mondo...so che è difficile sopportare così tanto dolore per così tanto tempo...però è ora che tu torni a essere felice Luce...e non devi avere paura di questo...perché io ti starò accanto
L: ora mi fai piangere...ma sono lacrime di gioia le mie...
La: allora sorridi...sorridi al mondo e alla vita...basta con le lacrime...
I due si baciarono con passione e si strinsero in un abbraccio fortissimo...poi si lasciarono cadere sull´ erba...cominciarono a rotolare per poi finire in acqua...Luce cominciò a ridere e staccandosi da lui prese a schizzarlo...
Luce stava cambiando a vista d´occhio e la sua anima stava diventando limpida...proprio come gli occhi del ragazzo che le aveva ridato il sorriso...era il suo turno...ora doveva essere solo felice...

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La: amore guarda si è addormentato...
L: zitto...fa piano...potrebbe svegliarsi...
La: una bella storia è?
L: quale storia è migliore di una storia vera?
La: la nostra storia...
Lauri era appoggiato sul ciglio della porta della cameretta di suo figlio Jonathan e guardava la sua Luce alzarsi delicatamente senza fare rumore per poi dirigersi verso di lui...lei lo prese per mano e lo condusse fuori...ora erano in veranda...una maestosa veranda...
L: se solo ripenso a quei momenti...
La: ora è tutto nostro questo more mio
L: già...dove prima eravamo solo ospiti ora è casa nostra...
La: possiamo guardare il lago ogni volta che vogliamo adesso...
L: anche il cielo...ricordi? 8 anni fa qui...
La: qui è iniziato tutto...
L: ed è solo grazie a te che ora siamo insieme...se quel giorno non mi avessi urtata non ti avrei mai conosciuto...
La: non tel ho mai detto amore...però quel giorno ti venni addosso di proposito...- le sussurrò nell´ orecchio-
L: che stupido che sei...e tu non ti sei mai accorto che mi sei piaciuto dal primo momento...ero così imbarazzata che ti rovesciai il bicchiere addosso...
I due cominciarono a ridere...e a guardarsi d´insistenza negli occhi...
La: ti amo Luce...
L: ti amo Lauri...
E si baciarono con eterna passione...eterno??
J: mamma papà che state facendo...? - chiese il piccolo con aria interrogativa-
L: niente piccolo mio...- Luce lo prese in braccio e indicando il cielo disse - amore mio...guarda l´eternità del cielo...perché solo lui resterà li per sempre...

Mustaenkeli79



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"Odio et Amo"


Quella sera il cielo di Finlandia era plumbeo e tetro. Potevo perdermi a guardare quel grigiore cinereo che ci sovrastava, opprimente e profondo insieme. Un pallido sole faceva capolino tra le nuvole, timido. Era il sole di mezzanotte.

Sdraiata sotto a tanta magnificenza, sconfitta dalle mie ansie e dalle mie paure, ma felice di averlo finalmente accanto, ero persa in un turbinio di sentimenti contrastanti che non riuscivo a disciplinare. Come può un cuore dividersi in due ed amare, odiandola, una sola persona? Non potrò mai spiegare la complessità dei sentimenti che provavo in quel momento.

"Che cosa stai pensando?" mi chiese la voce di Lauri.

Lo guardai. Guardai il viso da bambino che da sempre gli aveva pesato come una condanna e mi chiesi se potevo confessargli la verità.

"Sono passati quattro mesi." Dissi monocorde " Quattro mesi dall´ultima volta che ti ho visto. Sei partito senza dire niente, mai una telefonata."

Non mi contraddisse. Alzò gli occhi al cielo e sospirò. Non ero degna di una risposta?

"Cosa provi?" Chiese alla fine. Sembrava che avesse paura di ascoltare la mia risposta, perché non mi guardò.

"Non puoi scaricarmi per quattro mesi senza mai metterti in contatto con me per poi portarmi in un parco in piena notte quando passi da casa!" Volevo dire di più, fargli male. Ma non ne avevo il coraggio. "È tutto assurdo quando riguarda te." Sospirai, afflitta.

Si mise a sedere, con le ginocchia piegate. Si reggeva sulla mano sinistra, che sfiorò la mia pancia quando la posò alla destra dei miei fianchi.

"Sono meschino. Non l´ho mai negato". Ora mi fissava con quegli occhi di un verde impossibile, per me croce e delizia. Non potevo nulla contro quegli smeraldi; loro, al contrario, avevano pieno potere su di me.

"Mi odi?" Domandò. Potevo dirgli la verità? Avrebbe forse significato perderlo per sempre. Ma lo amavo, anche. Soprattutto.

Ad ogni modo, non mi diede tempo di rispondere. Passò la sua gamba sinistra sopra i miei fianchi, e come aveva fatto prima con la mano, atterrò alla mia destra. Mi era sopra.

"Mi odi?" Chiese di nuovo, mentre il suo volto si avvicinava sempre di più al mio. In quelle condizioni non avevo certo tempo di pensare, per cui rinunciai all´impresa di mentirgli.

"Sì." Sospirai prima che le sue labbra si poggiassero sulle mie. Non sembrò dare peso alla risposta, e si concentrò in quel bacio che aveva il sapore del vino rosato.

Quel gesto racchiudeva in sé quattro mesi di attesa, odio e amore. Straziava il cuore per quanto era intenso nella passione dei gesti. Quando si staccò da me, mi guardò negli occhi con lo sguardo acceso da una luce che conoscevo bene.

"Io ti amo". Confessò con voce roca e profonda, dandomi piccoli baci sulle labbra. "E voglio stare con te, ti voglio per me. Proviamo di nuovo, stai con me." Quei sospiri suonavano come suppliche. "Vuoi?"

Potevo rifiutare? Il mio odio per lui stava già morendo. Sapevo che la lontananza lo avrebbe rianimato, ma per adesso ero felice. Ed ero con lui.

Tutto il rancore provato veniva ucciso dai suoi baci, dalle sue parole e da quegli occhi che ora mi fissavano incerti. Non era sicuro della mia risposta.

"Non devi fare mai più quello che hai fatto", dissi. "Se mi abbandoni di nuovo, non sarò qui". Era una minaccia tutt altro che convincente, ma Lauri sembrò prenderla sul serio.

"Chiedo perdono" Assunse un espressione da cucciolo, troppo straziante perché non potessi perdonarlo. Ripresi a baciarlo con passione, accarezzando il suo collo con le dita, arrivando fino alle sue orecchie di natura elfica, per poi passere le mani tra i suoi capelli.

"Ci prendi gusto?" Mi chiese sorridendo.

"Oh, sarebbe molto più romantico senza questo ammasso di piume che hai in testa..." Cercai di provocarlo un po´, per lenire la piega intensa che la situazione aveva preso.

"Non prendere in giro la mia acconciatura, sai!" Rise. "Mi servono delle ore per farla stare su!"

"Ti prego, impiega meglio il tuo tempo." Gli diedi un buffetto sulla guancia e scompigliai una piuma di corvo dai suoi capelli. Lauri tornò a sedersi al mio fianco, ma non smise di guardarmi.

"In Tour, sono stato ubriaco la metà del tempo. Ma non riuscivo a non pensarti." Ecco che i miei tentativi di sdrammatizzare andavano a farsi benedire. "E´ come se avessi preso possesso di me e ti divertissi a tormentarmi occupando i miei pensieri."

Mi prese il mento con una mano delicata, e mi alzò la testa. Tenevo comunque gli occhi bassi per non vedere se mentisse o meno.

"Guardami", mi ordinò, ed io ubbidii. "E´ stato straziante, ma pensavo che stessi meglio senza di me".

"No, mai..." Non mi lasciò finire la frase imbarazzante che stavo pronunciando con tanta enfasi. Mi poggiò un dito sulle labbra.

"Ma ora so che non possiamo stare divisi". Sorrise del mio imbarazzo ed aggiunse: "Se mi chiedi di scegliere fra te e la musica..." Si fermò.

"No, no. Mi piace stare con un musicista internazionale" Sorrisi e mi sedetti, cercando una posizione comoda da cui baciarlo ancora. "Almeno, mi piace quando non mi abbandoni in un posto così morto, perché è come se morissi anche io."

Assunse un´espressione mortificata, e per impedirgli di dire qualcosa lo baciai ancora. Non avrei smesso mai.

Sorrise impacciato e disse: "Ti ho preso qualcosa, nei miei momenti di sobrietà." Mise una mano in tasca, e ne tirò fuori un ciondolo vetusto. "L´ho preso a Parigi. Mi ricordava te." Sorrise "Un po´ come ogni cosa, ma non potevo comprarti la Torre Eiffel".

Mi agganciò la collana al collo, ed io strinsi quel cuore tra le dita. Era grande, in argento. Osservandolo meglio capii che quella forma gli era data da rami di rose intrecciati finemente. Passandoci sopra l´indice potevo sentire le foglie e le piccolissime spine. C´erano una decina di boccioli intarsiati di pietre nere. Era bellissimo.

"Parti con me. Non voglio lasciarti di nuovo..."

Guardai i suoi occhi lucidi. Quel odio egoistico era scomparso del tutto. Lui era lì per me, e volevo che fosse così per sempre. Nessuna aspirazione ci avrebbe mai più diviso. Sarebbe stato mio.

Per tutta risposta lo baciai ancora, con il suo cuore tra le dita

erin



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The Robbery


Era in ritardo. Tobhias l’avrebbe ucciso di sicuro: doveva essere uno dei quattro ospiti d’onore all’apertura della sua oreficeria ed era in ritardo. Qualcuno suonò il campanello. “Devono essere gli altri” aprì e fece salire Aki, Eero e Pauli.
E-Ma non sei ancora pronto?!-
L-Evidentemente no- “Dove sono i pantaloni?”
P-Sbrigati o facciamo tardi-
L-Aiutatemi a cercare i pantaloni allora-
A-Sono questi?-
L-No-
A-Questi?-
L-No-
A-Questi?-
L-Faccio da solo-
E-Basta che ti sbrighi…-
L-Trovati!-
E-Pronto?-
L-Sì, andiamo!-
Il cielo plumbeo di quella giornata ottobrina prometteva pioggia e il forte vento non faceva pensare a nulla di buono. I quattro salirono sulla limousine che l’amico aveva affittato per loro e si avviarono verso il centro. Durante il tragitto qualche gocciolina di pioggia cominciò a cadere.
-Salve ragazzi! Quanto tempo che non ci si vede!-
L-Tobhias! Come stai?-
T-Alla grande! Visto che roba?- indicò il negozio
E- “Oreficeria Gioielleria Helsinki”… Però! Hai fatto le cose in grande!-
T-Beh, dopo tutti questi sforzi direi che me lo sono meritato!-
P-Non ti sei risparmiato neanche sul buffet!-
T-No! Guardate… Abbiamo stuzzichini vari, bevande analcoliche, cocktail e vino-
A-Hai ordinato anche del vino italiano! Bianco, rosso e rosato… Ti sei svenato!
T-Quasi… Pronti per il discorso?-
L-Certo!-
T-Sarà tra mezz’ora… Divertitevi intanto!-
A-Puoi scommetterci!-
Lauri osservò il locale, ampio e luminoso, dov’erano già esposti molti gioielli, e poi si sedette accanto alla porta, appoggiandosi allo stipite con la schiena. Era ancora in quella posizione quando, poco dopo, sentì come un’aura particolare, quella che aveva sempre cercato nelle donne, quella forza invisibile che ti faceva voltare a guardarle anche se ti trovavi lontano da loro. Lauri sì girò: in effetti, era una donna che sprigionava quell’energia intensa. C’era solo un problema: gli stava puntando una pistola alla tempia.


-Signore e signori, siete pregati di stare calmi e non chiamare la polizia, altrimenti faremo saltare le cervella di questo tipo- l’altra donna indicò Lauri – E mettete le mani sulla testa-
T-Cosa volete?-
-Secondo te?-
T-I gioielli?-
-Acuto… Ma adesso sta zitto- fecero alzare Lauri- ed ora qualcuno aprirà le teche dei gioielli… Tu, lì in fondo, con quell’acconciatura strana-
Una signora si fece avanti- Cosa devo fare?-
-Apri le teche… Davanti al nostro amico, ovviamente- uno dei due uomini avanzò verso la signora
-Prima spegnete questa lagna pop però-
La signora spense la radio e si avvicinò ai gioielli.
-Aspetti… Tu, tipo… Dato che non mi piace né la parola “vecchio” né “anziano” ti chiamerò… Ti chiamerò Vetusto!... Tu, Vetusto, passa le chiavi alla signora-
Tobhias obbedì. La signora aprì e i due uomini presero tutti i gioielli.
-Ed ora usciremo di scena… E tu fai un’altra mossa e spariamo-
“Quello era alle sue spalle… Come ha fatto a vederlo?” Lauri era terrorizzato… In fondo era comprensibile: chi non lo sarebbe stato?
-Signore e signori, è stato un piacere conoscervi… Noi ce ne andiamo… E lui viene con noi. Se vedremo una sola macchina della polizia seguirci lui muore. Tutto chiaro?- i presenti annuirono- Benissimo… Andiamo, forza-
Lauri fu fatto uscire per ultimo, con la pistola puntata allo stomaco. Salirono su un suv nero e partirono.
Dopo cinque minuti Tobhias chiamò la polizia, che arrivò subito.
-Cos’è successo esattamente?- Tobhias raccontò tutto per filo e per segno- Com’èrano i rapinatori? Fisicamente intendo…-
T-Erano alti, avevano il passamontagna e quegli aggeggi per modificare la voce credo… Non saprei che altro dire!-
E-Io ho visto che avevano le iridi completamente nere… Forse avevano delle lenti a contatto…-
-Altro?-
P-Hanno un suv nero-
-Targa?-
P-Non ho fatto in tempo a leggere-
-Faremo il possibile per ritrovare il vostro amico, state tranquilli-

Stavano uscendo dalla città: ma dove l’avrebbero portato? Lauri, seduto sul sedile posteriore tra le due donne, non riusciva a calmarsi, era teso e continuava a sudare.
-Potresti smettere di puntarmi addosso la pistola?-
-Scordatelo- disse l’unica donna ad aver parlato finora
-Ma parli solo tu?-
-Vuoi morire forse?-
-No, no… E poi non avreste più un ostaggio-
-Ma nessuno lo verrebbe a sapere-
-Ah giusto…-
-Adesso zitto… Ehi, sento una sirena… C’è un auto della polizia! Stai rispettando il limite di velocità?- l’uomo al volante annuì –Forse avranno dato l’ordine di fermare tutti i suv neri… Accelera-
Il guidatore accelerò. Lauri cercò qualcosa a cui aggrapparsi. La volante li raggiunse. Si appaiò. Ordinò loro di fermarsi. L’agente sul sedile del passeggero estrasse la pistola. Lauri chiuse gli occhi quando udì lo sparo; sentì il sangue colargli sulla mano sinistra, ma non provò alcun dolore. Aspettò il dolore lancinante: niente. Eppure sentiva il sangue che continuava a colare… Aprì gli occhi: la donna alla sua sinistra sanguinava dal fianco destro. Ecco spiegato l’arcano.
-Vai più veloce!- altro sparo. La pallottola aveva colpito l’altra donna, quella che parlava.
-Tu- disse rivolta a Lauri- premi questo sulla sua ferita- gli porse un fazzoletto
-Perché dovrei aiutarvi?-
-Sei libero di scegliere, ma se non ci aiuti avrai una vita sulla coscienza, bamboccio-
-Veramente- disse Lauri osservando nello specchietto il suo volto, il viso da bambino che da sempre gli aveva pesato come una condanna- ho quasi trent’anni-
-Sì, ok,basta che ti decida in fretta!
Lauri premette il fazzoletto sulla ferita. Incredibilmente seminarono i poliziotti ed entrarono in un garage.
-Forza, dobbiamo fare in fretta!- ordinò la donna
Trasportarono la ferita su un lettino ospedaliero.
-Mi serve tutto il necessario per operare! Veloci!- i due uomini sparirono nella penombra- Tu, prendi quel carrello-
-Perché?-
-Dobbiamo rifare il discorso della coscienza?-
-No… Adesso vado- prese il carrello, identico a quelli degli ospedali- Cosa ti serve?-
-Guanti, un telo per preparare il campo sterile, pinze e bisturi, garze… Tutto sterile, ovviamente-
-Ok- tornarono gli uomini con varie flebo e altri strumenti- Dove avete trovato tutti questi strumenti?-
-Imbevi le garze col Braunol- disse la donna ignorandolo- e voi attaccate le ventose per la frequenza cardiaca, misurate la pressione e la saturazione-
-Fatto- Lauri osservava la donna, che sembrava a suo agio tra tutto quel sangue
-L’anestesia ha fatto effetto… I valori sono abbastanza buoni… Inizio ad operare-
-Posso evitare di guardare?-
-Sì… Passa quel contenitore-
-Ecco- nessuno dei tre rapinatori sembrava terrorizzato o agitato. “Perché?” si chiese Lauri. E poi “Cosa ci faccio ancora qui?”. Pensandoci bene, perché non scappava? Non era legato, i tre erano distratti, era un’occasione perfetta. “Forse” si disse “è a causa dell’espressione della donna… I suoi occhi sembravano mandarmi una tacita richiesta d’aiuto”. Poi ripensò alla sensazione provata quand’era entrata nell’oreficeria: “O forse è proprio per via di quello…”
-Ehi, tu, passami quella flebo-
-Questa?- Lauri indicò una boccetta
-Sì esatto-
-Ecco-
Passò l’ora successiva pensando e voltando le spalle ai ladri.
-Finito! Ora bisognerà aspettare che si svegli e tenerla sotto controllo… Puoi pensarci tu? Almeno per mezz’ora…-
-Io?-
-Sì, tu… Che sei…-
-Lauri-
-Io sono D, lui è S e lui L. Oh, lei è K… Noi usiamo una sola lettera per identificarci-
-Capisco…- “Da quando in qua i rapinatori si presentano?-
D-Allora accetti?-
LY-Sì, d’accordo-
D-Ah, toglile il passamontagna-
LY-Sì certo-
Fece come gli era stato ordinato e rimase a bocca aperta: la donna, K, era stupenda. “Al suo confronto Venere potrebbe tranquillamente essere definita brutta” pensò. D si avvicinò e prese dal carrello del filo da sutura e qualcos’altro. Lauri la guardò mentre si ricuciva la spalla, colpita di striscio dal secondo colpo, quasi senza anestesia. “Pensandoci bene fino ad adesso si è comportata come se niente fosse… Che tipa strana”. Riprese a fissare K, che aveva aperto gli occhi. –Tu chi diavolo sei?-
-Lauri-
-Ah… - fece per sedersi, ma ricadde sul lettino
D-Non provarci nemmeno. E tieni aperti gli occhi che ti tolgo le lenti- K fece come le era stato ordinato –E adesso riposati-
K-Sto bene-
D-Sì, certo… Riposa-
LY-Non dovremmo andare all’ospedale?-
D-Le ferite d’arma da fuoco vengono segnalate alla polizia-
K-Vi ho detto che sto bene… Ehi, hanno ferito anche te!-
D-Solo un graffio-
K-Allora anche il mio è solo un graffio-
D-Non sparare boiate… Anzi, sei stata fortunata: non ti ha colpito neanche un organo-
LY-Avrei una domanda-
D-Dimmi-
LY-Avete intenzione di trattenermi ancora a lungo?-
D-Se sei simpatico sì-
LY-Altrimenti?-
D-Ti sparo prima- Considerato la sua calma e il sangue freddo di cui era dotata, Lauri le credette
LY-Oh no!-
D-Che hai?-
LY-Il mio cellulare! Se lo tengo acceso mi troveranno e…- “Ma che diavolo sto dicendo? Io dovrei voler essere trovato!”- aspetta… l’avevo messo in tasca e non c’è più!-
D-Per caso è questo?- tirò fuori il cellulare di Lauri dalla tasca
LY-Sì! Come diavolo hai fatto?-
D-Segreto… Sto morendo di caldo con questo coso- si tolse il passamontagna- E finalmente ritrovo la mia voce!-
LY-Io pensavo avessi mal di gola-
K-Scusate… Io avrei fame-
D-Vedrò di procurarti la parenterale-
LY-Scusa, ma come mai avete tutti questi strumenti?-
D-Meglio essere previdenti… -
LY-E cos’è la “parenterale”?-
D-L’alimentazione per via endovenosa… Generalmente si usa quando si hanno le stomatiti in bocca, o per i pazienti in fase post-trapianto… Non è facile da trovare, ma in qualche modo ce la faremo-
LY-Però… te ne intendi, eh?-
D-Sì… Senti, tu hai fame?-
LY-Come?-
D-Ti ho chiesto se hai fame-
K-Io sì-
D-Tu aspetti… E tra un po’ ti becchi il valaciclovir-
K-No!-
D-Invece sì-
LY-Perché mi hai chiesto se ho fame?-
D-Perché mando S a prendere la pizza-
L-Ho trovato la sacca-
D-Perfetto-
L-Ho preso anche degli antidolorifici e degli antipiretici-
D-Quali?-
L-Paracetamolo per la febbre, morfina, nimesulide e paracetamolo-codeina fosfato per i dolori-
D-Ottimo-
LY- Io non ci capisco niente-
D-non importa… Allora, che pizza vuoi?-
LY- Capricciosa-
D-Io un calzone… Con i peperoni-
L-Io una diavola-
S-Ok… Vado e torno-
D-Chi mi aiuta a preparare la tavola?-
L-Io-
D-Allora Lauri resterà a fare compagnia a K… Buona fortuna!-
K-Dai, vieni qui- gli indicò il letto- e raccontami qualcosa di te-
LY-Ehm… Perché non mi racconti qualcosa tu invece?-
K-Ok… Per prima cosa mi presento: sono Venus-
LY-E io Lauri- “Venus… Mai nome fu più azzeccato”
K-Ho appena rapinato il negozio del tuo amico, ti tengo in ostaggio e mi hanno sparato-
LY-Questo lo sapevo già-
K-Mi chiamano K dall’iniziale del mio cognome-
LY-E poi?-
K-E poi ho avuto modo di constatare per l’ennesima volta che D è indistruttibile-
LY-Si è ricucita da sola… Senza anestesia-
K-Tipico… Ma avrà fatto la dose minima di anestesia-
-Parli come se mi suturassi tutti i giorni-
K-Intendevo “Tipico che quasi non usi l’anestesia”-
D-Non vedo cosa ci sia di male-
LY-Io lo trovo strano-
D-Basta pensare che faccia un male boia e poi senti che non è così-
LY-Veramente?-
D-Sì-
LY- Interessante! Che strano metodo-
K-Già… Più che un rapimento sembra un salottino!-
LY- Hai ragione-
S-Pizzeeee!!!-
D-Forza, andiamo di là-
Spinse il lettino fino alla parte del garage adibita a salotto. “Hanno addirittura il divano e il plasma!” pensò Lauri osservandosi attorno. Mangiarono parlando del più e del meno, poi D, L e S lasciarono Venus nelle mani di Lauri, e andarono a “perlustrare la zona”.
K-Vuoi stenderti?-
LY-E tu dove ti metti?-
K-Ci stiamo tutti e due-
LY-Ok…- guardò la ragazza- Come va la ferita?-
K-Bene… Vieni un po’ più vicino altrimenti cadi!-
Lauri si avvicinò. “dev’essere una persona molto interessante” pensò mentre osservava Venus. Era attratto da quella ragazza: l’aura che sprigionava era più intensa che mai. Il suo istinto prese il sopravvento: si avvicinò a lei e la baciò. Lauri provò un’emozione nuova, ma non sapeva come descriverla… Strinse forte a sé Venus. Si ricordò di darle la medicina che gli aveva indicato D e poco dopo lei si addormentò. “Lauri” si disse “ sai che quello che ti sta succedendo ha un nome? Si chiama sindrome di Stoccolma…” Ma cosa poteva farci se Venus possedeva tutto quello che aveva sempre voluto in una donna? La abbracciò e si addormentò a sua volta.

Nel frattempo D, L e S avevano incontrato il loro complice come prestabilito.
D-Allora siamo d’accordo… -
-Libererete l’ostaggio senza fargli del male, vero?-
D-Questo dipende solo da te-
-Quando?-
D-Presto-
-Appena mi pagheranno?-
D-Non appena ci dirai che ti pagheranno… Che è diverso-
-Ok… Mi hanno assicurato che pagheranno… Mi raccomando, non fate del male a Lauri-
D-Tranquillo… Di noi ti puoi fidare-
-Ma se siete dei ladri!-
D-E tu sei un truffatore. Au revoir- se ne andarono
L-Possiamo fidarci?-
D-Sì… Non farà mai del male a Lauri-
S-Venus avrà fatto il suo dovere?-
D-Certo… Ma credo che questa volta non sarà così semplice-
L-Ho capito cosa intendi dire… Cosa vuoi fare?-
D-Deciderà Venus… Tanto lui sceglierà di seguirla, come fanno tutti-

Lauri si svegliò di colpo.
D-Ehi, piccioncini, svegli! Bisogna decidere cosa fare-
LY-In che senso?-
D-Nel senso che sei cotto di Venus e devi decidere se stare con lei e tenere la bocca chiusa o lasciarla e tenere la bocca chiusa-
LY-Io non sono cotto…-
D-Ah, no?-
LY-Mi affascina… e mi attrae… E mi piace… ma non sono cotto-
D-Ma fammi il piacere-
LY-Ok, forse un po’ cotto lo sono-
D-Direi “bruciato” più che cotto… In ogni caso, hai un po’ di tempo per decidere-
LY-Quanto?-
D-Dieci minuti-
LY-dovrei decidere cosa fare della mia vita in dieci minuti?!-
D-Nove-
LY-Ok, ok- “Venus o non Venus? Lei è così… Perfetta per me… Però è una ladra… Beh, è un dettaglio trascurabile… O no? Non so cosa fare… Seguirò il mio istinto” L interruppe i suoi pensieri.
L-è qui-
D-Perfetto… Allora, hai deciso?-
LY-Io… sto con Venus-
-Lauri!-
LY-Tobhias? Cosa ci fai qui?-
T-Volevo assicurarmi che stessi bene-
LY-E ti hanno lasciato passare?-
D-Lui è il nostro complice-
LY-Cosa?-
Lauri si alzò e andò verso Tobhias. Sentì qualcosa colpire violentemente la sua nuca e si fece tutto buio.



-Lauri? Lauri mi senti?-
LY-Mmm- aprì gli occhi- Dove sono?-
K-A casa sua- indicò D
D-Il bell’addormentato si è svegliato!-
LY-Da quanto tempo dormo?-
K-Tre giorni-
LY- Non è possibile –
D-Coma farmacologico-
LY-Cosa?!-
D-Era una condizione necessaria… Di solito dopo il colpo alla nuca uccidiamo l’ostaggio, ma Venus mi ha supplicato di non farti fare quella fine… Dovresti ringraziarla-
LY-Ho capito… Più o meno-
K- Stai bene?-
LY-Sì… Almeno credo-
D-Dovremo fare dei controlli-
LY-Senti un po’, mi hai quasi ucciso e vorresti farmi dei controlli? Io non mi faccio toccare da te!-
D-E da Venus?-
LY-Sì-
D-Allora te li farà Venus, contento?-
LY-Molto- gli vennero in mente le ultime parole di D nella conversazione con Tobhias- Tobhias era veramente vostro complice?-
K-Sì… Vero Kelly?-
D-Sì… Voleva truffare l’assicurazione per pagare i debiti che aveva contratto-
LY-Non poteva aspettare?-
D-Dici questo perché non sai con chi era indebitato-
LY-Con chi?-
D-Strozzini-
LY-Veramente?-
D-Sì-
LY-Non ci credo-
D-Libero di non crederci-
LY-Ma…-
D-Preparati ad essere dissanguato-
LY-Volete ricattarmi?-
D-No, voglio farti gli esami del sangue-
LY-Tu no-
D-Venus ti farà gli esami del sangue-
LY-Allora va bene-
D-Ma sentilo…-
LY-Che c’è?-
D-Niente, niente… Venus, puoi andare a prendere il necessario per gli esami per favore?-
K-Certamente-
D-Allora… Parliamo di cose serie-
LY-Cioè?-
D-Cioè Venus-
LY-Cioè?-
D-Se vuoi restare con lei, devi ricordare che il tradimento equivale alla morte-
LY-Eh?-
D-è una cosa seria, non credere che lo dica solo per dire-
LY-Quindi?-
D-Quindi pensaci-
LY-Sembra una cosa facile detta così-
D-Sì, ma so benissimo che non lo è-
LY-è una decisione difficile… mi servirà molto tempo per fare una scelta-
D-Reciterai la parte del rapito finché non avrai fatto la tua scelta-
“non ha più senso continuare” pensò Lauri. Morfeo l’aveva accolto tra le sue braccia, rendendolo più che mai simile ad un angelo. Sobbalzò: all’improvviso una mano si era poggiata sulla sua spalla.
-Dorme?-
-Sì-
-Che ne dici, ci avviamo verso la nostra stanza?-
-Ma certo, madame-
-Si stancherà mai di quella storia?-
-Tu che dici?-
-Ha metà del tuo corredo genetico, quindi direi… no-
-Lo credo anch’io-
-E poi…-
-Sì?-
-…Pensa cosa dirà…-
-So cosa vuoi dire-
-…Quando scoprirà che è vera-

Lucky31


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THE HEND


ed ora votate :riso:

x i termini di votazione io direi che x il 28 febbraio può andare bene, quindi a mezzanotte del 28 febbraio le votazioni verranno chiuse, e verrà stabilita la vincitrice :up:

Edited by ~*:anjia:*~ - 31/1/2009, 19:49
 
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**+FallingStar+**
view post Posted on 28/12/2008, 14:25




Ho votato la prima "eterno", ma complimenti a tutte e 3... davvero belle, poi immagino non sia facile racchiudere tutto in un solo capitolo...
 
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lauriforever
view post Posted on 28/12/2008, 17:10




io ho votato eterno...molto bella...cmq complimenti a tutte...
anjia chiedo umilmente scusa... :inchino: :inchino: perdonami se nn ti ho mandato la mia ff ma questi ultimi mesi sn stati tremdi... :cry: :cry: ho avuto e ho ancora il cervello vuoto di idee e ispirazione :muro: ...spero che mi perdonerai...la prossima volta vedrò di nn commettere loi stesso errore.... :( :bacio:
 
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|AleRasmus|
view post Posted on 28/12/2008, 23:24




Io ho votato eterno.. mi piace complimenti alla scrittrice.. comunque brave tutte e tre comunque.. è davvero difficile scegliere.. complimentissimi *-*
 
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~*:anjia:*~
view post Posted on 29/12/2008, 14:33




CITAZIONE (lauriforever @ 28/12/2008, 17:10)
io ho votato eterno...molto bella...cmq complimenti a tutte...
anjia chiedo umilmente scusa... :inchino: :inchino: perdonami se nn ti ho mandato la mia ff ma questi ultimi mesi sn stati tremdi... :cry: :cry: ho avuto e ho ancora il cervello vuoto di idee e ispirazione :muro: ...spero che mi perdonerai...la prossima volta vedrò di nn commettere loi stesso errore.... :( :bacio:

ehehe tranquilla, mica avevi firmato una cambiale :P
 
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~*samy90~tr4e*~
view post Posted on 29/12/2008, 23:08




Io ho votato Odio et Amo..bella, mi è piaciuta!
Ma non è stato facile votare..bravissime tutte e 3! Complimentissimi davvero!! ^_^
 
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Eni Rasmy
view post Posted on 2/1/2009, 01:05




io ho votato eterno...bello *__* ...mi ha fatto ridere ma anche le parole del diario sn moltro belle..
complimenti alla scrittrice XD
 
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~*:anjia:*~
view post Posted on 5/1/2009, 14:57




bravi bravi....votate e leggete....anzi leggete e votate :P :riso: ripaghiamo la fatica delle nostre scrittrici :up:
 
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~Into No Nekomata
view post Posted on 7/1/2009, 21:27




Ho votato Odi et Amo. Sublime, scritta davvero benissimo. Mi ha lasciato qualcosa, è come se avessi potuto percepire l'incertezza che la protagonista descrive...

Davvero complimenti ad Erin.

 
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mustaenkeli79
view post Posted on 10/1/2009, 21:58




io ho votato ODIO ET AMO...come la capisco la ragazza di quella ff...come fai a odiare la persona che ami anche se quell'amore è più un tormento che altro?
mi ricorda un pezzo di vita...
brava cmq...davvero!

SPOILER (click to view)
hanno votato la mia ff?! O.O oddio...beh allora non fa poi così schifo...
 
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~*:anjia:*~
view post Posted on 23/1/2009, 19:58




siamo agli sgoccioli, ma date le poche adesioni allungherò la data di scadenza :riso:

CITAZIONE
hanno votato la mia ff?! O.O oddio...beh allora non fa poi così schifo

:ciglia: certo che no
 
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bry
view post Posted on 31/1/2009, 18:24




Io ho votato "The Robbery". Non so, mi ha colpito di piú. Cmq anche le altre sono scritte molto bene :)
 
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~*:anjia:*~
view post Posted on 31/1/2009, 19:47




kazzona mia *____* (anjia ha i lucciconi XD) che bello vederti quì di tanto in tanto :cry:
 
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12 replies since 28/12/2008, 13:14   168 views
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