scusato per il ritardo...e' che nn ho tnt tempo ultimamente XD....ecco qua un altro capitolo
questo e' diverso dall primo
2. An unexpected surpriseE:Ciao Anna!
A:Ciao!
E:Anche tu sola?
A:Si. Non possiamo farci niente. Tutte e due, una dopo l’altra, siamo state ferite da questo dannato amore, no?
E:Si... hai ragione - ammise Elena ed abbassò la testa.
A:Vuoi un po’di tè? E’ancora caldo. L’ho appena fatto. - lei prese la tazza senza dire una parola.
A:Ti trovo molto abbattuta. E’ successo qualcosa?
E:No. Non farci caso.
A:Lo sai che oggi era il mio compleanno?
Elena di colpo alzò la testa come se si fosse appena svegliata da un sogno, un brutto sogno.
E:Scusami! Mi dispiace tantissimo! Ero così persa nei miei pensieri e mi sono scordata di tutto, pure del tuo compleanno. E poi direi che non è una data cosi facile da dimenticare. 31 Dicembre. Si vede che non sono in me oggi.
A:Fa niente. Anche io me ne sono ricordata poco fa. Si dice che quelli che nascono in questo giorno sono fortunati, ma io sono la prova che questo non è vero.
E:Non parlare cosi. La fortuna va e viene, ma tu rimani sempre tu. Tu sei una persona molto speciale.
A:Allora sono davvero fortunata che ho te. Noi non ci divideremo mai, vero?
E:Non pensarlo nemmeno. Dove la posso trovare io un’altra ragazza che faccia i lavori di casa così come li fai tu?
A:Ma allora, solo per i lavori di casa siamo amiche noi?
E:Perchè? Cosa credevi tu? - tutte e due cominciarono a ridere. Era una risata che le aveva sollevate un po’ dai tristi pensieri.
A: E va bene. Per i lavori di casa ci sono io, ma per cucinare siamo tutte e due delle schiappe.
E:Hai ragione. Non possiamo nemmeno ordinare la pizza perchè non verebbe nemmeno fra mille anni.
A:Qui ti sbagli. La pizza ce l’abbiamo. Mi sono preparata a questo e ho preso dei provvedimenti. Ho comprato due pizze e lo champagne. Non potevo restarmene senza fare niente. Devo almeno abbuffarmi con queste.
E:Sei la numero uno. Hai pensato anche a me?
A:No! Infatti le ho prese tutte e due per me, ma dato che non voglio ingrassare te ne lascio una.
Iniziarono a ridere di nuovo. Sembrava come se tutto fosse tornato alla normalità, anche se solo per quella sera.
E:Allora auguri! Buon compleanno e felice anno nuo...
Il suono del campanello le interruppe.
E:La porta. Chi puo essere adesso? Tutti sono andati a festeggiare.
A:Non lo so. Vai ad aprire. Almeno una cosa falla da sola.
E:Che spiritosa! - andò ad aprire la porta curiosa di sapere chi era. Anche Anna dall’altra parte allungò la testa.
M,S,D: Sorpresa!!!!!!!!
Elena rimase immobile. Anche Anna aveva la sua stessa espressione.
S:Ragazzeeeeeeeeeeeeee!!! Avete visto qualche fantasma?
E:No, no Sendi ma sono rimasta sorpresa. Non vi aspettavamo qua.
S:Perchè? Cosa credevate voi, che noi ci dimenticassimo delle nostre amiche in momenti difficili?
M:Sapevamo che voi avreste avuto bisogno del nostro aiuto ed eccoci qua. Ma guardatevi. Oggi è il capodanno e per di piu’ il compleanno di Anna e voi ve ne state senza musica e solo con pizza e champagne davanti?
E:Lo sappiamo Mari ma...
D:Qui c’è davvero un’atmosfera da cimitero. Ve l’avevo detto che non volevo venire. Perchè mi avete obbligato?
Sendi si avicinò ad Elena e le disse sussurrando - Non fare caso a lei. Oggi si è svegliata con la voglia di fare la forte e l’antipatica. Si è messa in testa che è come Ercole, ma la versione femminile. Vedrai dopo un minuto quando comincerà a ballare sopra il tavolo. - e cominciarono a ridere.
D:Che cosa avete voi due da ridere? Volete assaggiare il mio pugno?
S,E:Nooooooooooooooo!!! - dissero contemporaneamente.
S:Non voglio provare le tue forze segrete sulla mia pelle - tutte iniziarono a ridere. Anche a Denise scappò un sorriso.
M:Adesso basta ragazze. Abbiamo del lavoro da fare. Se anche voi dormiglione, Anna ed Elena, aiutaste non sarebbe un male. Dobbiamo portare un po’ di allegria in questo posto.
A:Io sono la festeggiata e tu mi offendi? Hai cominciato bene.
M:Perchè che credevi tu, che te ne saresti stata calma calma e seduta? Muoviti! Marcia!
A:Ah povera me. Adesso mi capovolgeranno la casa.
M:Non ti preoccupare. Poi lasciamo a te l’onore di fare le pulizie.
A:Haha...spiritosa.
Cominciaronno a mettere a posto le luci, le palline dorate, accesero lo stereo con il volume al massimo ed apparecchiarono la tavola.
S:La torta l’ha ordinata Denise. Guarda che meraviglia. Sopra c’è scritto “Ancora altri cento anni, Anna. Dalle tue amiche indivisibili.”
A:Molte grazie. Buona scelta Denise.
D:Di niente - disse a bassa voce.
E:UAU!!! Ci sono dei gamberetti. Io vado pazza per questi. Posso assaggiarne uno? Ti prego! Ti prego!
M:Vai via subito. Non è permesso mangiare prima di esserci sedute tutte a tavola.
A:Ma le mie pizze dove sono finite? - Meri rimase di pietra con un pezzo di pizza in mano.
E:Aha...non è permesso prima di esserci sedute tutte, eh?
A:Allora ti sono piaciute?
M:Lo ammetto. Erano buonissime. Non ho resistito. - disse lei voltandosi. Nel frattempo Elena prese un gamberetto svelta come una gatta e se lo ingoiò. Poi disse ad Anna solo muovendo le labbra “Grazie”. Anna cominciò a ridere. Meri si voltò subito ma nn c’era piu’ traccia del gamberetto sul piatto. Guardò Elena con uno sguardo feroce, invece lei la guardava con un aria da innocente.
E:Faccio meglio a nascondermi - cominciò a correre veloce, mentre Meri la inseguiva.
M:Se ti prendo!!!
Anna non riusciva piu’ a smettere di ridere. Non poteva immaginare una festa piu’ speciale. Là c’erano tutte le sue amiche piu’ care e per lei era come se non esistesse nient’altro. Al diavolo l’amore. Non serviva a niente.
Dopo qualche minuto la casa si era trasformata. Sembrava come se avessero cambiato posto. Le ragazze si erano riunite intorno al tavolo. Meri aveva un aspetto di compiacimento, invece Elena si strofinava il braccio che le stava facendo male.
E:Ehi Meri, fai bene a controllare la tua forza. Mi sembra che tu sia Ercule, non Denise.
A:Parlando di Denise, perchè non viene al tavolo?
S:Lo sapevo che avrebbe iniziato a ballare come una pazza. Per di piu’ con questa canzone stupenda dei The Rasmus - “In the shadows”. Quanto mi piace! - Anna abbassò lo sguardo, ma senza farsi notare. Non voleva rovinare tutto. Comunque ad Elena non sfuggì questa sua reazione, ma decise di non intromettersi.
Dall’altra parte Denise stava ballando sopra il divano e cadde giu’. Le altre stavano ridendo.
D:Maledizione! Stavo per rompermi l’osso del collo - ed anche lei cominciò a ridere.
E così, insieme come sempre, passarono il capodanno senza accorgersi del tempo. Festeggiarono fino all’alba e poi tutte andarono a dormire. Una dormiva sul divano, l’altra sul pavimento, un’altra sul tavolino (questa era Denise). Se qualcuno fosse venuto lì in quel momento, vendendo la casa in quello stato, avrebbe creduto che ci fosse stato un terremoto.