| Finalmente sono riuscita a collegarmi!!! Io e internet non andiamo molto d'accordo ultimamente... Appena il mio simpatico computer riesce ad aprire il file posto il nuovo capitolo...
Lauri autografò volentieri i cd di Abby e fece per andarsene, quando Lonnie lo fermò chiedendogli - Ti va di uscire a cena dopodomani?- -D’accordo… Scegli tu il posto, io non saprei dove andare!- -Che ne dici di qui?- -A casa tua?- -Certo… vanto la migliore cuoca della città, quindi non vedo perché dovremmo andare in qualche ristorante. Ah, l’invito è esteso anche ad Aki, Eero e Pauli, ovviamente- -Ok… Posso già sapere cosa si mangerà?- -Fammi pensare…No- -Perché no?- -E’ un segreto di stato- -E dai- Continuarono a discutere finchè Lauri non prese sonno sul divano, alle sette. –Lo lasciamo lì?- -Perchè Lonnie, cosa vorresti fare?- -Buttarlo in un fosso?- Abby la guardò storto – Ok, lo lascio lì, non ti preoccupare- -Sicura?- -Sì… Senti, ti ho già spiegato perché quella volta ho buttato Frank per strada- -Piccolo particolare: l’hai buttato fuori dalla finestra- -Del piano terra, però… Dai, non fare quella faccia, adesso vado a dormire e lascio lì Lauri, ok?- e si avviò verso la camera da letto
Un’ora e mezza più tardi, dall’altra parte della città, in un lussuoso albergo, Aki, Eero, Pauli, una giornalista e due fotografi si chiedevano dove fosse finito Lauri. -Non risponde- disse Eero -Allora dovremo fare l’intervista senza di lui, purtroppo abbiamo poco tempo a nostra disposizione- -Iniziamo, allora- -Raccontateci come sta andando il vostro tour. So che avete già suonato in tutta Europa, non è vero?- -Sì, esattamente. C i siamo esibiti in vari Paesi, per esempio…- parlarono per più di un’ora, del tour e dei progetti futuri, ma non appena l’intervista terminò ricominciarono a preoccuparsi per Lauri. -Dove può essere andato? Sapeva benissimo che doveva essere qui alle otto… Che si sia perso?- -Se si fosse perso avrebbe chiesto informazioni, no? A meno che non abbia incontrato qualcuno che lo abbia rapito, o magari hanno provato a rapinarlo, ma lui non aveva il portafoglio e allora lo hanno fatto fuori e poi hanno nascosto il cadavere o…- -Aki, tu viaggi un po’ troppo con la fantasia per i miei gusti- -Ma potrei aver ragione! Io non l’ho sentito rientrare stanotte e stamattina non era in camera… Questo accredita la mia tesi- -Sì, come no… Tu russi più di un elefante, caro mio, e sarebbe potuta entrare tutta la fanteria militare in camera tua senza che te ne accorgessi- -Pauli, qui l’unico che russa sei tu- -Non è affatto vero- -Sì invece… e fai anche tanto rumore… Ma proprio tanto!!!- -Non farmi ridere! Ti ho sentito russare dalla mia stanza, stanotte- -Sarà stato Eero- -Allora abbiamo finalmente trovato il russatore folle! Sei tu, Eero, vero?- -Perché non la smettete di bisticciare come i bambini delle elementari e pensate a dove può essere Lauri?- -Io scommetto dieci euro che l’hanno rapito- -Io dieci che è sbronzo- -E io dieci che entro sera vi ammazzo tutti e due!- -Dai, Eero, stavamo scherzando, non ti agitare… Fai un po’ di yoga, che ti fa tanto bene- -Siete due casi disperati- -Potremmo chiedere ai vari bar se l’hanno visto- -Ci saranno tre milioni di bar in questa città… Ci sono più bar che case!- -Beh, al prossimo concerto mancano due settimane… Abbiamo tempo!- -Aki, sta’ zitto per favore- -Cosa ho detto di male?- Eero lo fulminò con lo sguardo e cercarono di mettersi d’accordo sul cosa fare.
Lauri si svegliò di colpo: qualcosa di molto pesante gli era saltato sullo stomaco. Alzò la testa e si trovò faccia a muso con Ruby. Cercò di chiamare Lonnie, ma era ammutolito un po’ dalla paura che il cane lo mordesse e un po’ dal cane stesso. Finalmente Lonnie si girò e vide che implorava aiuto. –Ehi, buongiorno! Vedo che qualcuno ha fatto amicizia con Ruby, eh?- -Potresti… togliere… cane… stomaco…- -Come? Non ti capisco- -Cane- Lauri indicò Ruby –Spostare- indicò il pavimento- Schiacciando- e indicò sé stesso -Adesso ho capito! Vuoi che sposti Ruby!- Lauri annuì- Bastava dirlo, no?- ordinò al cane di scendere – Quante storie fai per una cagnolina sullo stomaco…- -Ma se peserà cento chili!- -Centodue, prego- -Non è un cane, è una balena- -Non offenderla, si potrebbe arrabbiare- -Scusa, piccola, “balena” era in senso affettuoso, ovviamente… - -Vuoi qualcosa da mangiare?- -Sì, grazie, una bella colazione è quello che ci vuole- -Veramente io pensavo di più ad un pranzo…- -Perché? Non fate colazione in Messico?- -Sì, ma non a mezzogiorno- -Mezziogiorno?!- -Già, bell’addormentato, mezzogiorno. E devi ringraziare Ruby che ti ha svegliato- -Avevo un’intervista quattro ore fa!- -Ti accompagno?- -Dove?- -In albergo o dove vuoi andare… Ti ricordo che sei appiedato- -Un passaggio mi farebbe comodo… Ma tu non hai la macchina- -E chi l’ha detto?- -Pensavo che non ce l’avessi perché ieri notte, anzi, stamattina presto, sei saltata da una macchina in corsa e allora…- -Sì, dai, risparmia i discorsi noiosi per chi vuole starti a sentire e andiamo- Scesero in strada ed entrarono nel garage a lì a fianco, che Lauri quella mattina non aveva notato. Indicò l’utilitaria:- allora quella è la tua macchina? Ti credevo più un tipo da Ferrari o giù di lì- -Quella è l’auto che Abby usa per andare al lavoro. Questa- tolse il telo che ricopriva una macchina- è la mia macchina- -O mio Dio- -Carina, vero?- -Hai una Lamborghini?- -Sì, vedi, c’è scritto anche qui- indicò lo stemma –Visto? Lam-bor-ghi-ni - -Sai guidarla, vero?- -Ma certo! Forza, Sali- Lauri salì e si allacciò la cintura. –Si Parte!!!- urlò Lonnie. Si era già pentito di aver accettato il passaggio.
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