ok..dato che non ho niente da fare posto un altro capitolo...questa volta Ale l'ho fatto un pò più lungo!!!
...cmq leggete e ditemi che ne pensate!buona lettura!^^
Capitolo 5
Per tutta la sera Kati fu al centro dell'attenzione:i genitori di Lauri non facevano altro che farle domande sull'Italia, su ciò che aveva fatto fino a quel momento, su sua madre...
Lauri invece non le domandò nulla...rimase tutta sera seduto in silenzio ad osservare quella ragazza. Era particolarmente attratto da lei, dai suoi occhi ma soprattutto dai suoi particolari modi di fare.
ML" cena fantastica Jussi!davvero!oggi hai superato te stesso!"
J"grazie mille!però ancora non siamo arrivati alla fine: manca il dolce!!!" era piuttosto contento "ne vado particolarmente fiero!mi è venuto meglio del solito. spero vi piaccia!"
Jussi fece per alzarsi e ritirare i piatti ma Kati lo anticipò "lascia papà faccio io" ed dopo aver raccolto tutti i piatti si avviò verso la cucina.
I commensali aspettarono qualche minuto...ma Kati non tornava...
J"vado a vedere se ha bisogno di una mano, scusate"
L"ehm...no! Jussi lascia vado io!" e si diresse alla ricerca della ragazza
Quando entrò in cucina la trovò seduta su di una sedia.Aveva davanti a lei un piccolo fogliettino di carta e con una matita stava disegnando
L" qualcosa che non va?"
K" ehm no...dovete scusarmi io non sono fatta per certe cose...cose del genere tipo cene così...è più forte di me mi annoio!"
L" beh non ti hanno dato il tempo per annoiarti oggi!"
K" ma vedi io non sono come te...a me non piace stare al centro dell'attenzione! preferisco starmene in disparte nel mio piccolo mondo...sono un tipo un pò solitario..."
L" scusa ma come fai a dire che mi piace stare al centro dell'attenzione?!?"
era piuttosto stizzito. Stava osservando Kati dall'alto al basso e lo faceva irritare ancora di più il fatto che lei non lo guardasse nemmeno in faccia mentre parlavano, anzi continuava tranquillamente a disegnare.
K" beh basta soltanto guardare il lavoro che fai. Per essere un cantante non si può certo essere timidi. Bisogna sapere e volere stare al centro dell'attenzione..."
Lauri continuò a guardarla ancora qualche secondo: notò che mentre disegnava teneva la linguetta in fuori
Lauri rise divertito e spostò una sedia per sedersi
K" perchè ridi???"
L" perchè tieni la lingua di fuori mentre disegni!"
K" per concentrarmi meglio! è una fissa che ho da quando sono piccola!" e abbozzò un leggero sorriso sul suo viso
Iniziarono a parlare. Si dimenticarono completamente degli altri che in sala li stavano aspettando. Dopo circa 10 minuti Jussi comparve in cucina e, dopo averli un minimo rimproverati, prese i dolci che loro avrebbero dovuto portare...per tutto il resto della sera non vennero più disturbati. Parlarono di un casino di cose, o meglio di tutte quelle cose che i genitori di Lauri non avessero già chiesto a Kati: parlarono dei loro intreressi, di quello che volevano dalla vita, delle loro trascorse tormentate storie d'amore...delle loro più grandi figure di merda!
Verso l'una di notte, ovvero circa un ora dopo che i genitori di Lauri se ne andarono, il ragazzo decise che forse era il caso di tornare a casa
K" ma guarda per me non cè nessun problema! per me puoi rimanere qui anche tutta la notte"
L" beh ma forse tuo padre non è d'accordo!"
K" basta che non facciamo talmente tanto casino da svegliarlo!!!"
L" resterei ma...conosco i miei...anche se sono maggiorenne e vaccinato mi romperebbero!"
K" beh allora..." si alzarono e Kati accompagnò Lauri alla porta " allora ci si vede!"
L" certo!" fece per uscire di casa ma Kati lo bloccò prima e gli stampò un enorme bacio sulla guancia
K" grazie per avermi fatto parlare stasera! mi sono sentita a casa ma sopratutto...è stato non so, come se ti conoscessi da una vita!" era arrossita visibilmente sulle guancie
Lauri non sapeva che dire se non " e stato un piacere anche per me" per il resto si limitò a sorridere. Piano piano aprì la porta di casa sua e sparì all'interno dell'abitazione.
Kati rimase per qualche istante ad osservare la porta chiusa con un dolce sorrisino sulle labbra, poi chiuse la porta anche lei.
-ma possibile...che cazzo mi succede? è come se avessi le farfalle nello stomaco!- pensò Lauri. Era appoggiato alla porta di casa e osservava il vuoto perso nei suoi pensieri...dopo poco si riprese e si trascinò fino alla sua stanza.