eh lo so, ma avevo paura di diventare noiosa più di quanto già non lo sia, se continuavo a scrivere
e anche paura di ripetermi. cmq ecco finalmente il capitolo decisivo della storia
buona lettura
Capitolo 15
Watery parc ottobre 1987
ragazzo A: -ahahah, ei ragazzi guardate cosa ho trovato-
ragazzo B: -che brutta palla di pelo-
ragazzo C: - prendo un bastoncino -
ragazzo A: -dai veloce!!! -
i ragazzi iniziarono a stuzzicare il piccola creatura, raggomitolata in un angolino
ragazzina: - Ei fermatevi subito, siete impazziti!! – intervenne subito una ragazzina dai capelli lunghi e neri
ragazzo A: -che cavolo vuoi, non ti riguarda! -
ragazzo C – sparisci -
ragazzina :- dovete lasciarlo in pace – insistette lei
nel frattempo quello che sembrò a tutti gli effetti un gattino nero spelacchiato, riuscì a scappare su un albero.
ragazzo A: -ecco, stupida, lo hai fatto scappare, ora ti faccio vedere io – il ragazzo si avvicinò con aria minacciosa alla ragazzina
ragazzino: -Ei!!!, Carl ma sei impazzito!, te la prendi anche con le bambine ora – un ragazzino, minuto, magro con i capelli neri, si era appena avvicinato prendendo l’amico per il braccio
Carl: ma Lauri!, questa ci ha importunato-
L: - senti, qui facciamo a modo nostro, se non ti va bene vattene – disse Lauri rivolto alla ragazzina, con tono insolente
Ragazzina: – non permetto che si torturino gli animali, se volete farlo, fatelo altrove!! -
Lauri rimase per un attimo senza parole, nessuno gli aveva mai parlato così. La ragazzina si voltò di scatto e si avviò verso l’albero dove c’era il gattino impaurito. Nelle vicinanze dell’albero c’era un piccolo laghetto.
Ragazzina:- ora vi faccio vedere io, riprendo il gattino e me lo porto a casa- disse la bambina offesa
L: - si certo, vedi che non è facile arrampicarsi sull’albero, se cadi, rischi di farti molto male
Ma lei non rispose e iniziò a scalare l’ imponente albero.
Carl: -ahhaha ci sarà da divertirsi – disse rivolgendosi agli amici
ragazzino B : -purtroppo devo perdermi lo spettacolo, mia madre mi chiama…e saranno guai se non mi ritiro –
Ragazzino C : -si anche io è tardi -
Carl. –vabbè fate come volete, poi vi racconto – disse con tranquillità agli amichetti
Lauri invece, sembrava rimasto fisso e senza distogliere lo sguardo da quella ragazzina, che con fatica cercava di arrivare al ramo dove c’era il gattino
ragazzina: -dai su..ci sono quasi- diceva per incoraggiarsi
Carl: -però devo ammettere che ha fegato, e arrivata sino al ramo dove sta la palla di pelo – disse Carl ridendo, rivolto a Lauri, ma lui non gli proferì parola – eddai, fattela una risata -
L: -sta zitto!! -
Carl: - bha, io non ti capisco, sai che ti dico me ne vado!! – detto questo uscì anche lui dal parchetto
Lauri a quel punto era solo e continuava a fissare la ragazzina
Ragazzina: - vistooo??- urlò dal ramo – ci sono arrivata!! – aveva in mano il gattino tremante –non temere piccolino non voglio farti male -
L: -e ora??? Come farai a scendere? –gli urlò lauri
Ragazzina : guardò in basso…dovevano essere almeno 3 metri…-em…- all’improvviso si pietrificò, si strinse forte all’albero e iniziò a piangere –ho paura…- diceva tra un singhiozzo e l’altro con il gattino fra le mani
L. –o mamma, ecco lo sapevo , dai sto arrivando, ti aiuto io – Lauri si era apprestato ad arrampicarsi all’albero
Ragazzina: -NO, fermo tu gli farai del male – la ragazzina scattò in piedi
L: -ma che dici, voglio solo aiutarti!! –gli urlò lui
Ragazzina – NO, bugiardo, non ti credo! – in quel momento, perse l’equilibrio dal tronco,e scivolò all’indietro, con il gattino tra le mani, cadde nel laghetto, che doveva proprio essere gelato essendo ottobre
Lauri, non ci pensò due volte, si tuffò subito nel laghetto, dove la ragazzina si dimenava, probabilmente non sapeva nuotare
L: -sta….sta ferma – gridava Lauri, tra una bevuta e l’altra – se non ti calmi, anneghiamo tutti e due!!! -
Ragazzina – aiut….aiuto…non so nuotare..- gridava dimenandosi
L: -MA INSOMMA!! , fidati di me!! Ci sono io qui, sta calma! – disse Lauri con fermezza
a quel punto la ragazzina si fermò, si strinse forte a lui tra le lacrime.
I ragazzi riuscirono ad uscire, ma doveva fare veramente molto freddo
L: -cavolo…te l’avevo detto che era pericoloso – disse Lauri mentre riprendeva fiato – ora ci beccheremo un bel raffreddore-
La ragazzina piangeva disperata, probabilmente per lo spavento
L: -dai smettila, è finita, siamo fuori .- cercò di consolarla Lauri…-o madò che situazione, em, senti come ti chiami? -
Ragazzina: -A….Andrea –disse fra un singhiozzo e l’altro
L. –Andrea? – ma non è un nome da maschio? -
A; - a me piace…- sembrava che non piangesse più
L: - ti chiamerò Andy allora, è più breve – disse Lauri, con un sorriso
A: - g..grazie, per prima -
L: -tranquilla…va tutto bene ora? -
A: - si…fa solo freddo….OH. ma il gattino dov’è? – disse all’improvviso
SI guardarono intorno, ma il gattino sembrava non ci fosse…era caduto con lei nel laghetto…ma nessuno lo aveva visto uscire o nuotare
A: - e se è annegato?? – disse Andy allarmata
Lauri infilò la sua testa nel laghetto, tanto ormai era già zuppo , ma non vide nulla
L: -niente…il lago è profondo, per ora l’importante e che tu stai bene -
A: - povero gattino…spero stia bene…- disse Andy mentre stava per tornare a piangere
L: - dai ti prego non rincominciare.....- in quel momento Lauri si avvicinò a Andy e gli diede un dolcissimo bacio sulla bocca
A: -ma…ma.. che fai!! – disse Andy scostandosi
L: -ho visto che i grandi lo fanno, quando vogliono far smettere di piangere qualcuno
A: -davvero? -
L: -si -
A: -allora grazie ancora – disse, ma questa volta arrossi inconsciamente
L: -senti…voglio farti una promessa! -
A: .-una promessa?-
L: -si, quando saremo più grandi, andremo a cercare questo gattino! E c’è ne prenderemo cura insieme -
A: -come una famiglia? – Gli occhi di Andy, si accesero del loro azzurro brillante
L: -uhm, bhe si come una famiglia – disse infine Lauri, arrossito anche lui
A: -ok, promesso! , dammi la mano!!-
L. –perché la mano? -
A: - l’ho visto fare ai grandi quando vogliono mantenere le promesse!! -
L: -ah ok -
Si strinsero forti la mano
L: -tu non sei di qui vero? – chiese Lauri bruscamente
A: - no, Irlanda…, parli bene l’inglese tu -
L: - si, questo è un quartiere dove passo molto tempo, e siccome qui parlano molto inglese, sto cercando di impararlo bene anche io.
A: -ah ok – i due ragazzini rimasero uno di fronte all’altro per qualche minuto
-Andreaa, andiamo dobbiamo prendere l’aereo -
A: -questa è la mia mamma!!, scusa devo andare-
L: -torni in irlanda? – chiese Lauri sconsolato
A: -si…ma un giorno tornerò, abbiamo promesso ricordi? -
L: -si!, non lo dimentico -
-andrea muovitii -
A: -ARRIVOOO – urlò la ragazzina –sono zuppa, speriamo non si arrabbino – disse tra se mentre si avviava dai suoi genitori
Lauri guardò Andy allontanarsi,..infine, un po goffamente, dovuto ai vestiti zuppi, si avviò anche lui verso casa
Edited by FuriaBuia92 - 4/7/2012, 14:48