The Rasmus - Italian Community

Game and existence (ff-ja ime e pare XD)

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Eni Rasmy
view post Posted on 18/10/2008, 19:01




posto anche questo capitolo e poi per almeno una settimana non credo che potro' postare...vedro'...
:bacio:

6. Ancora ricordi


Era un giorno come tutti gl’altri,ma si sentiva diverso. Il suo cuore lo avvisava che qualcosa di inaspettabile stava per succedere. La sola cosa che desiderava era di uscire e correre facendosi uno con il vento. Non lo sapeva ancora se aveva fatto bene a staccarsi,anche se per poco,dalla sua solitudine.I suoi genitori l’avevano convinto di cambiare aria per il suo bene,ma visto che era la stagione piu’ calda,l’estate,aveva dovuto venire proprio li.
Chi lo sopporta adesso il ronzio della gente. Chi li sopporta quei bambini che sanno solo urlare.E’ meglio se mi sbrigo a sfruttare il tempo mentre non c’e’ ancora nessuno a darmi fastidio. Voglio solo sentirmi libero…Cosi inizio’ la sua giornata. Decise di scendere per le scale. Non voleva aspettare immobile finche l’ascensore si muovesse con la sua insopportabile lentezza. All’inizio, quella sensazione di quiete lo fecce sentire al suo agio,ma non passo’ molto tempo,e vide due persone che correvano nella sua direzione.
No!Maledizione!Credevo che non ci sarebbe stato nessuno. Che stupido!In fin fine non sono nella mia casa in montagna. Li si che non devo preoccuparmi di incontrare qualcuno per strada.
Piu’ loro si avvicinavano,piu’ lui si sentiva scocciato,o forse nervoso. Non capiva il perche’. Erano una ragazza e un ragazzo.
Saranno una coppia di innamorati che hanno deciso di passare le vacanze insieme.
Ma quella ragazza gli sembrava di conoscerla,e quando sono passati vicino l’un l’altro ne ha avuto la conferma. Era lei,Elena.
Allora ha un ragazzo. Ecco perche’ non le interesso come a quelle stupide.
Dopo aver corso per un bel po’ decise di tornare. Non aveva ancora scordato quel istante. Non riusciva a capire cosa l’avesse preso. Tento’ di levarsela dalla testa. Dopo una bella doccia fredda,si preparo’ qualcosa da mangiare,e poi se ne ando’ in spiaggia.
Al fra tempo anche lei aveva deciso di fare la stessa cosa. Quella perturbazione del momento le era gia’ passata. Uscii con Yuri sicura di passare una bella giornata. Si sentiva bene. Piena di vita.
E:Andiamo a farci un bagno al mare. Mi sembra il tempo adatto.
Y:Adesso non mi va. Tu vai se vuoi. Io vengo piu’ tardi. Prima vorrei fare una partita di pallavolo.
E:Pallavolo?Ma io muoio di giocare a pallavolo. Posso venire anch’io?
Y:Loro sono solo ragazzi Elena. Non vorrei che tu mi mettessi in imbarazzo.
E:Dai!Mancano due giocatori. Vi servo pure io. E poi non parlarmi di imbarazzo che potrei dire la stessa cosa di te.
Y:Se vuoi proprio fare una brutta figura puoi venire.
Mentre loro si stavano avvicinando agli altri, un altro ragazzo arrivo’ prima .Era Nick.
Y:Ciao ragazzi!Volevamo aggiungerci al vostro gruppo.
A:Voi chi?Tu e questa ragazza?
Y:Si.- rispose lui guardando verso di lei un po’ scocciato.
A:Mi dispiace. E’ rimasto solo un posto libero. Puoi giocare tu.
E:E perche’ non io?
N:Perche’ se vedi bene qui siamo solo maschi. Tu saresti solo un ostacolo.
E:Ripetilo di nuovo – adesso tutta la sua calma era svanita.
N:Andiamo bene.Sei pure sorda.- tutti iniziarono a ridere.
Ma come si permette. Non l’ho mai sopportato. Vedo che ho sempre avuto ragione. Voglio romperli il muso.
Yuri la prese per un braccio e la porto’ piu’ lontano.
Y:Lo sapevo che sarebbe andata cosi. Basta!Quello ha ragione. E’ la stessa cosa che ti ho detto io.Ci sono solo maschi.
E:Grazie mille per avermi difeso.
Y:Quando te la meriti te la meriti.Non ci posso fare niente.
E:Sei il re dell’egoismo.
Y:Non farmi perdere la pazienza.Se vuoi guarda come va il gioco. Senno’ allontanati. Vai a fare quel bagno o che cavolo vuoi.- lei distorse la faccia e se ne ando’.
Nick me la pagera’. Vedra’ di cosa sono capace.
Che antipatica.Non capisco come il suo fidanzato la sopporta. Non vorrei avere a che fare con lei.
Le era passata la voglia di nuotare. Decise di guardare come andava il gioco. Durante tutto il gioco era lui che dominava. Anche se lo odiava,doveva ammetterlo che giocava bene,anzi molto bene. I suoi colpi erano micidiali.
Nonostante tutto…sembra carino. Non mi ero mai fermata ad osservarlo. Bel biondino,alto,tutto muscoli. Ma decisivamente non e’ il mio tipo. Ma che vado a pensare.
Ando’ a farsi un tuffo. L’acqua fresca e limpida di quella mattina l’avrebbe calmata. Le era mancata la sensazione che le dava il mare. Quando sei in acqua sembra che il tuo peso svanisce. Lei si lascio trasportare per un po’ e poi si immerse fino a toccare giu’. Nuotare sott’acqua la faceva sentire sicura.
Quando torno’ all’ombrellone vide che suo fratello non stava da solo. Insieme a lui c’era Nick e quel altro che poco fa le aveva detto che non poteva giocare. Non voleva parlare con loro ,ma aveva lasciato la sua borsa la.
Lei si sta avvicinando. Sembra piu’ serena. Mi avra’ perdonato?Non importa…Y:Finalmente ti sei decisa di uscire dall’acqua.
E:Perche’? Non ho il permesso di fare pure questo?Non e’ che anche la ci sono solo dei maschi? –con la coda dell’occhio guardo' verso Nick.Lui noto’ il suo sguardo rimproverante.
No…e’ ancora arrabbiata. Le piace comportarsi da arrogante...
A:Puoi perdonarmi per prima?Non volevo sembrare maleducato.
E:Non ti preoccupare. Non c’e’ l’ho con te. Yuri puoi pure presentarci.
Y:Si.- lui si preoccupo’. Sua sorella si stava comportando meglio del solito.
Y:Elena questo e’ Artur e questo Nick. Artur,Nick, questa e’ mia sorella Elena.
Ma allora sono fratello e sorella. E io che pensavo…
E:Felice di conoscerti Artur- invece Nick lo ignoro’ totalmente.
Lo sapevo che avrebbe fatto qualcosa del genere – penso’ Yuri.
A:Piacere tutto mio. Permettimi di dirti che sei molto carina.
E:Grazie!Adesso devo andare. Vi lascio alle vostre conversazioni.
Stava cercando con gl’occhi la sua borsa. Era proprio vicino a Nick ,ma lui,anche se l’aveva capito cosa stava cercando,non mosse un dito. Lei capii che lui non aveva la minima intenzione di muoversi e allungo’ la mano per prenderla da sola. Ormai fra di loro era iniziata una guerra fredda. Non c’era il bisogno di parole. Si poteva vedere che non sopportassero l’un l’altro. Oppure non era cosi?


 
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**+FallingStar+**
view post Posted on 18/10/2008, 21:01




bello anche questo chappy *-*
ma no, non ci credo che si odiano :wub:

però... O.o
Yuri non lo sapeva che sua sorella stava con Nick? :perplesso:
 
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~*samy90~tr4e*~
view post Posted on 18/10/2008, 21:16




Bello bello anche questo chap tesssssora!!!
Ovvio che non è così..già si "adorano"XD
Posta posta!!
:bacio:
 
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Eni Rasmy
view post Posted on 19/10/2008, 10:42




Fall XD sono ricordi di 10 anni fa XD...non si erano ancora messi insieme
e qui io parlo troppo :lol:
beh..mi ero dimenticata che domani non ho scuola..quasi quasi oggi ne posto un altro ...mi metto al lavoro XD
:bacio:
 
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Eni Rasmy
view post Posted on 19/10/2008, 19:54




come vi avevo detto...questo capitolo e' pure lungo cosi non vi potete lamentare :lol:
adesse dovrete aspettare...il prossimo capitolo e' uno dei miei preferiti :wub:
:bacio:

7. L’ascensore

Era passata una settimana ormai da quando erano la . Sembrava che Yuri si univa sempre piu’ con Nick e Artur. Secondo lui i buoni giocatori stavano bene con l’un l’altro.
Pure Elena parlava a volte con Artur. Era chiaro che lui era interessato a lei. Le faceva spesso dei complimenti che lei apprezzava, ma in certi casi le sembravano esagerati.
Invece i rapporti fra lei e Nick erano gli stessi ,freddi come al inizio. Anche quando scambiavano qualche parola erano solo per cortesia. Erano solo un ciao e un arrivederci detti fra i denti. Yuri scherzava tanto con il loro comportamento.
Y:Scusate ,posso sapere quando inizia il vostro incontro di box? Sembrate due nemici giurati.
N:Non vorrei ferirla,e poi io non mi batto con le femmine.
Y:Lascia stare Yuri. Lui e’ solo un vanitoso e non vorrei neanche metterlo in imbarazzo. Voi ragazzi quando perdete cadete in depressione.
A:E se facessimo una partita di pallavolo noi quattro? Io e Elena in una squadra ,e Nick e Yuri nell’altra?
E,N,Y: D’accordo!
E:Sei sicuro di voler stare nella mia squadra Artur?
A:E perche’ no? Sono certo che vinceremo. Tu sei molto brava.
E:Grazie!Anche tu lo sei. -Ma quando la finisce questo…Comunque devo riuscire a battere Nick. Lui non deve credere che e’ meglio di me.
Mi fa arrabbiare quando fa il leccapiedi con lei. Spero che lei lo capisca che lui e’ interessato ad altro.
Si misero tutti alle loro posizioni e il gioco comincio’.Elena ed Artur facevano un gioco stupendo. Erano una squadra affiatata e si muovevano al modo giusto. Tutti i servizi di lei erano diretti a Nick. Lui non c’e’ la faceva a prendere la palla. Dopo ogni punto che lei guadagnava andava a buttarsi fra le braccia di Artur. Lui la stringeva come se fosse sua.
Cosa mi succede? Non riesco ad accettarlo che lui la tocchi. Non puo’ farlo. Lei non e’ sua …non lo e’..
Y:Ma che razza di gioco stai facendo? Fai schifo. Non riesci a prendere niente. Guarda che e’ mia sorella a tirare.
N:Mi dispiace. Cercero’ di concentrarmi di piu’.
Nonostante tutti gli sforzi gli sembrava come se giocasse per la prima volta quella partita. Aveva perso la sfida.
Perche’ mi sento cosi male? Non sara’ che per la prima volta … No! Impossibile! Devo avere qualche problema con me stesso. Meglio che vada via. Nella mia solitudine mi trovo meglio.
E:Yuri,mi dispiace ! – disse lei ridendo.
Y:Non puoi sapere quanto dispiaccia a me - giro’ la testa verso Nick.
N:Non so qual e’ il mio problema.
E:Il tuo problema e’ che non sai accettare di perdere. Io gioco meglio di te . – da lui nemmeno una parola. Lei decise di ignorarlo come sempre. – Yuri ,andiamo a nuotare?
Y:Non adesso. Vengo piu’ tardi.
E:Uffa…dici sempre cosi. Non hai paura che qualche bel ragazzo mette gl’occhi alla tua carina sorella?
Y:Cosa? Tu ti sopravaluti. Primo, chi e’ cosi scemo da metterti gl’occhi addosso , e secondo, anche se qualcuno lo facesse sarei piu’ preoccupato per lui. Entro due minuti finirebbe al ospedale.
E:Si. Spiritoso come sempre tu. Allora ciao! –disse andando verso il mare.
Il tempo era passato in fretta,senza che loro lo notassero. Ormai il sole aveva preso la sua via di andata. Sembrava come se volesse incendiare l’acqua, e non che fosse chilometri lontano da tutti e tutto. Elena era proprio di fronte a quella luce brillante,che si rifletteva sulla superficie del mare. Ogni passo che lei faceva davanti , sembrava che si voleva immergere in quella luce ,e non nell’acqua.
E’ cosi bella. Il sole le illumina il viso e la dolce brezza penetra nei suoi capelli spostandoli con grazia. Il suo corpo perfetto si muove con eleganza. Lei e’ una dea.
Yuri aveva seguito un po’ sua sorella con gl’occhi ,e poi si guardo’ intorno. Artur e Nick non riuscivano a togliere gl’occhi da lei. Nick si accorse dello sguardo di Yuri e si giro’ subito dall’altra parte.
Che mi e’ preso. Stupido!
Y:Elenaaaaa!!! Aspetta che vengo anch’io. –grido’ a squarciagola. Lei si giro’ di scatto.
E: Corri che non ti aspetto in eternita’. – guardando il suo sorriso Nick provo’ una grande confusione. Si allontano’ velocemente.
Toglitela dalla testa. Toglitela dalla testa. E’ una follia.
Se ne ando’ in giro finche non divenne buio. Decise di tornare al suo appartamento. Era ancora scosso da quello che era successo prima , ma aveva trovato un po’ di tranquillita’. Quando se la trovo’ di nuovo davanti,ebbe un grande desiderio di andare via , ma lei non era sola. Con lei c’era suo fratello Yuri. Non poteva comportarsi cosi con lui.
Y:Ciao! Sono venuto per vedere la collezione di dischi della quale mi avevi parlato qualche giorno fa. Dato che c’e’ l’hai con te, mi sono detto , perche’ non andare adesso. Ho fatto male?
N:No. Va bene. E lei che ci fa qui?
E: ehm…pure io volevo vedere la collezione. Yuri mi ha detto che ti piace la musica rock e forse vedo qualche cd che mi piace. Sempre se non disturbo…
Perche’ si comporta cosi? Non capisce che cosi peggiora la situazione?
N:Nessun problema. Seguitemi. Saliremo con l’ascensore, perche’ sto al settimo piano.
E:Non e’ un problema. Io non mi stanco mai. Posso pure salire dalle scale. – c’era un po’ di paura nei suoi occhi.
Y: Calmati Elena. Non ti succede niente se prendi per una volta l’ascensore. Non ti preoccupare.
E: Va bbbene. – l’ansia era aumentata ma lei si tratteneva.
Appena stava per chiudersi, qualcuno chiamo’ Yuri. Appena lui senti’ il suo nome usci’ per vedere chi era, ma dietro di lui l’ascensore era gia’ partito.
No! Adesso come fara’ Elena? Spero che non si aggiti molto.
Stava salendo.
Trattieniti. Trattieniti. Non fare la codarda davanti a lui. Non succedera’ niente. Niente. – si guardava intorno impaurita. Nick poteva notare che non era calma , ma non capiva il perche’. Voleva calmarla, ma non sapeva come. Erano arrivati al quinto piano , quando di colpo si fermarono.
E:Perche’ non si muove piu’ ? Siamo arrivati? Perche’ non si apre?
N: Deve esserci qualche difetto. Calmati. E’ successo un’altra volta . Vengono presto a ripararlo.
E: Dif..difetto ? Ed e’ pure successo un’altra volta? Perche’ cavolo non me l’hai detto prima? Lo sapevo che non sarei dovuta venire. Lo sapevo che non dovevo salire qui. E per di piu’ sono qui da sola con te.
N: E che c’e’ di male in me?
E: Tu…Tu… - non riusciva piu’ a parlare. Tremava tutta. L’ansia l’aveva invasa. Le mancava l’aria. Per poco stava per cadere per terra, ma Nick riusci’ ad afferrarla.
N:Elena! Elena! Che ti succede? Dimmelo! Ti fa male qualcosa? Non ti senti bene?
E: Io…io soffro di claustrofobia. – a malapena riusci’ a pronunciare le parole.
Lui non sapeva che fare. Non doveva prenderlo il panico. Doveva salvarla, ma come?




 
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~*samy90~tr4e*~
view post Posted on 19/10/2008, 21:48




Bellooooooooo!!mi è piaciuto un sacco questo chap!!
Brava!!..postikkia presto!!
:bacio:
 
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**+FallingStar+**
view post Posted on 29/10/2008, 23:40




boh... possibile che mi sono accorta solo ora che avevi postato 30 secoli fa? O_____O
 
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Eni Rasmy
view post Posted on 8/11/2008, 19:27




8. Sogno o realtà?

Lei era fra le sue braccia. Respirava con fatica.
N:Elena!!! Ti prego calmati. Respira a fondo. Non c’è nessun problema. Passerà presto , te l’assicuro .
Nel frattempo Yuri aveva capito che l’ascensore si era fermato e che la sua sorella era rimasta bloccata dentro. Preoccupato come non mai sapendo del problema di Elena , si mise a correre per le scale come un matto. Non poteva perdere anche lei .
N:Elena!Elena! Ti prego ascoltami! – le sue lacrime scendevano e cadevano su di lei. Lui non poteva fermarle. Dopo tanto tempo nella sua vita stava provando delle forti emozioni. Non poteva permettere che succedesse ancora. Non poteva perdere un'altra volta una persona così importante. Non lei.
N:Non lasciarmi! Io…Io…Io ti amo! – lei sentì queste parole. Il suo cuore cominciò a battere piu’ velocemente, ma questa volta non per l’ansia , ma per l’amore che anche lei sentiva per lui. Nick posò le labbra sulle sue. Era la sola cosa che poteva fare. Lei accettò quelle labbra e si lasciò perdere in un bacio pieno di passione. Era il loro primo bacio. Tutti e due stavano piangendo. Non volevano perdersi adesso che si erano trovati. In quel momento non c’era piu’ spazio per la paura di Elena. Era insieme a lui, il suo primo amore, il suo vero amore. Non aveva piu’ importanza dov’era , ma con chi era. La crisi era passata. Lui la stringeva forte a se e sentiva quella forte passione trasmessa in quel bacio. Era felice.
E: Anch’io ti amo! - pronunciò lei a mezza voce e si avvicinò di nuovo alle sue labbra. In quel istante l’ascensore cominciò a muoversi. Arrivato al giusto piano si aprì. Yuri era li. Aveva ancora il fiatone. Nella sua espressione si poteva leggere la preoccupazione che aveva sentito , ma adesso , insieme ad essa c’era anche lo stupore . Non credeva ai suoi occhi. Proprio quelli che litigavano sempre, che sembravano avere una grande antipatia di l’un l‘altro , si stavano baciando davanti a lui. E non sembravano fermarsi.
Y: hm...hm…siete già arrivati piccioncini innamorati. – Loro si svegliarono da quel altro mondo cosi bello e adatto per il loro amore. Appena si accorsero di Yuri si staccarono subito. Si misero in piedi e asciugarono le lacrime ancora calde. Adesso si sentivano in imbarazzo. Tutti e due erano diventati rossi e avevano abbassato la testa come se stavano aspettando la condanna di morte. Invece Yuri scoppiò a ridere. Loro rimasero impietriti. Non capivano il suo atteggiamento.
Y: Lo sapevo. L’ho sempre saputo che fra voi era nato qualcosa. Quelle liti cosi frequenti mi facevano dubitare.
E: Ma Yuri…
Y: No no…nessun problema. Non intendevo che mi stavate nascondendo qualcosa, ma che vi eravate innamorati senza accorgervene. Non vi preoccupate per me. Io non incontrario a niente. Anzi sono contento che tu stia bene Elena. Mi ero spaventato molto , ma da quanto vedo non ce n’era il bisogno.
N:Infatti lei ha avuto una crisi e…
Y: E tu hai pensato a salvarla baciandola? Astuto. Almeno ci sei riuscito. Te ne sono grato. Stai meglio adesso Elena?
E: Si Yuri.
Y: Andiamo a casa. I cd li vediamo un’altra volta. Credo che adesso vi incontrerete piu’ spesso. E’ meglio se scendiamo per le scale per non rischiare ancora. Metti il braccio sulla mia spala. – Lei tentò di aggrapparsi al fratello ma non ci riuscì. Per poco sarebbe caduta di nuovo ma Nick l’afferrò.
Y: Allora ti devo portare in braccio. Almeno non sei così pesante. Allora arrivederci Nick!
N: Arrivederci! – disse lui guardando verso Elena che aveva chiuso gl’occhi. Si poteva notare che era stanchissima , ma era calma.
Ormai lei si era addormentata. Le forti emozioni l’avevano indebolita un po’. Era caduta in un sogno bellissimo dove c’erano solo lei e Nick. Sorrideva felice.
Il giorno dopo si svegliò molto contenta. Si era baciata con lui o era stato solo un sogno?
Non può essere stato solo un sogno. L’ho vissuto quel bacio. Lui mi ha salvato la vita.
Y: Buongiorno bella addormentata. Non e’ che avevi bisogno di qualche bacio per svegliarti?
E: Non sarebbe male, ma non da te.
Lo sapevo.Non e’ stato un sogno.
E:Quando usciamo?
Y: Non c’è la fai ad aspettare eh? – lei arrossì.
Y: Ah l’amore. Che ci puoi fare.
E: Vedrai quando ti innamorerai.
Y: E chi ti dice che non lo sono già?
E: Il fatto che perdi il tuo tempo con me.
Y: Hai ragione. Andiamo.
Dov’è ? Voglio vederlo. Mi manca cosi tanto fin da adesso. Eccolo…Lui stava venendo verso di lei.
Y: Io vado.- sussurrò Yuri avvicinandosi al orecchio di Elena e poi se ne andò.
E: Grazie.- rispose lei a bassa voce.
E’ bello guardare come brillano gl’occhi di due innamorati. Loro non si accorgono di cosa succede attorno a loro. Sono solo loro con il grande desiderio di essere soli.
Senza il bisogno di una parola si presero mano nella mano e si allontanarono per andare dove potrebbero stare in piu’ tranquillità. Arrivarono nel posto adatto. La non passava nessuno e per di piu’ era tutto coperto dagl’alberi. Si sedettero sotto uno di quei alberi.
N: Allora? Mi hai pensato un po’ durante la notte?
E: Ho sognato solo te. E tu?
N: Beh …infatti e venuta una mia amica e …. – lui scoppiò a ridere guardando lei imbronciata . – dai, lo sai che sto scherzando. Almeno tu sei riuscita a dormire. Io sono stato tutta la notte sveglio e indovina cosa? Pensavo solo a te.
E: Si. Prendimi in giro. Io ho paura.
N: Paura di cosa?
E: Paura che tutto questo sia una presa in giro. Pure quel bacio. – lui la guardò fisso negl’occhi per qualche secondo. Era serio. Lei rimase incantata dai suoi occhi. Non gli aveva mai visti da cosi vicino. Nick sfodero un magnifico sorriso.
N: Come puoi dire una cosa del genere. Non lo vedi che sono pazzo di te? Tu mi hai rubato il cuore. Sciocca. Ti amo!
E: Ti amo anch’io ! – si abbandonarono a quei baci difficile da dimenticare. Questa volta erano ancora piu’ sicuri del loro amore.
E l’amo ancora. Il mio amore per lui non può spegnersi. Non posso accettare il fatto che lui non e’ qui con me. Mi ha fatto ridere e piangere , ma farei qualsiasi cosa per riaverlo. Se solo riuscissi a cancellare quelle stupide parole.
La vita e’ strana. Noi siamo strani. Ci sono tante verità che desideriamo nascondere dal mondo e anche a noi stessi. Pero alla fine sappiamo che la realtà non possiamo cambiarla.





come sempre scusatemi per il ritardo >_< ... ho avuto dei problemi con il pc ... beh ..almeno questo chappy e' lungo no ? :goccia:
:bacio:
 
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**+FallingStar+**
view post Posted on 8/11/2008, 21:45




si... lungo, romantico e bellissimo *_____*
 
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~*samy90~tr4e*~
view post Posted on 8/11/2008, 22:50




Sì sì è lungo e bellissimo!!
Brava tesora..sono dolcissimiiii :wub: ..mi piace quello ke dice lui alla fine: "Come puoi dire una cosa del genere. Non lo vedi che sono pazzo di te? Tu mi hai rubato il cuore. Sciocca. Ti amo!"...mi ricorda twilightXD
Continua presto :bacio:
 
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Eni Rasmy
view post Posted on 9/11/2008, 10:47




XD pure a me ricorda twilight ..eppure questo chappy l'avevo scritto prima di leggere twilight :wub:
 
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Eni Rasmy
view post Posted on 11/11/2008, 19:45




sn riuscita a tradure solo una parte di questo capitolo .. e' troppo lungo..l'altra parte la posto domani ...
per adesso posto questa
:bacio:

9. Speranze


Lauri era seduto sul divano con una melanconia indescrivibile. Guardava in silenzio come giocava il suo nipote. La madre del piccolo, Hanna, come sempre aveva troppo lavoro quel giorno e gli aveva chiesto di prendersi cura di Kimi.
H: Ti prego, stai tu con lui! Io ho fiducia solo in te. Non ti darà fastidio e poi lui ti vuole tanto bene.
L: Non c’è il bisogno che tu me lo dici. Sai quanto ci tengo a quel bambino. Starò con lui ma che non diventi un’abitudine. Ho già troppo lavoro da fare per il nuovo album. Oggi mi prendo un giorno di pausa.
H: Grazie! Non so come ripagarti.
L: Smettila! Te lo devo. Anche tu mi hai aiutato diverse volte. Io non mi dimentico dei favori.
H: Ma che farei io senza il mio bello e dolce fratellino?
L: Ehi , non esagerare adesso. Non sono più un bambino.
H: Lo so,sennò non lascerei il mio angioletto nelle tue mani. Vado adesso perché l’operazione inizia tra poco.
L: Vai tranquilla! Ciao!
H: Ciao!
E cosi rimase li con quel speciale bambino. Per lui era speciale perché anche se aveva solo cinque anni, sapeva cosa voleva, capiva delle cose che anche per gli adulti erano complesse , e per di piu’ gli ricordava la sua Anna.
L: Che stai facendo Kimi?
K: Pulisco la mia Ferrari. Un giorno avrò anch’io una macchina come questa, però sarà piu’ grande.
L: Stai facendo dei piani fin da adesso?
K: Si. Io diventerò un pilota meraviglioso della Formula 1. Diventerò famoso e ricco come te per avere tane fidanzate.
A Lauri scappò un sorriso. Questo ragazzo lo sorprendeva sempre.
K: Zio Lauri, dov’è Anna? – Lauri divenne di nuovo serio, - Mi manca molto.
L: Anche a me manca ma io e lei non stiamo piu’ insieme Kimi.
K: Ma io ieri ho sentito la mamma parlare con lei. Perché lei non viene qua?
L: Cosa? Hanna non me l’aveva detto. E di cosa parlavano?
K: La mamma le diceva di stare calma e che si sarebbe risolto tutto. Cosa deve risolversi?
L: Niente. Sono cose da adulti.
Forse lei mi ama ancora e vuole tornare con me. Può avermi perdonato.
L: Kimi lo sai quanto ti voglio bene?
K: Anch’io ti voglio bene zio. Mi compri una Ferrari?
L: Tutto al suo tempo.
Era sempre stato presente per questo bambino da quando era nato. Quando suo padre era morto mentre lui aveva solo due anni aveva aiutato Hanna a crescerlo e continuava a farlo. Voleva solo che lui avesse un’infanzia ancora piu’ felice della sua.
Adesso che so che loro hanno parlato ho piu’ speranze. Devo sapere cosa prova Anna per me dopo tutto questo tempo che siamo stato lontani.
Quella sera aspettò Hanna sveglio fino a tardi. Kimi si era già addormentato sul divano. Per non svegliarlo gli gettò solo una coperta in modo che non avesse freddo. Rimase a guardare quel angioletto mentre dormiva. Anche a lui sarebbe piaciuto diventare papà. Era sicuro che avrebbe fatto qualunque cosa per dargli tutto l’amore possibile. Mentre meditava su questo sentì la porta sbattere.
Finalmente – pensò.
H: Ciao! Sei ancora sveglio? Non era il caso. Kimi dorme?
L: Si dorme, però l’ho lasciato dormire sul divano perché mi dispiaceva svegliarlo. Portalo nella sua stanza, ma poi dobbiamo parlare di una cosa. Ecco perché ti stavo aspettando.
H: Va bene. Aspetta. – si avvicino a Kimi e accarezzandogli dolcemente i capelli lo svegliò. - Tesoro , devo portarti nella tua stanza. Vieni in braccio della mamma. – prese il piccolo in braccio e lo mise sul suo letto.
H: Buona notte tesoro! Sogni d’oro! – e gli diede un bacio sulla fronte.
K: Buona notte mamma! – disse lui e si riaddormentò subito.
Luari seguì tutto questo in silenzio. Pensò quanto sarebbe felice se quella fosse Anna e lui il loro bambino. Era solo un sogno ad occhi aperti. Prima però doveva sapere se Anna lo amava ancora.
H: Lauri che volevi dirmi? – le chiese lei dopo aver chiuso la porta.
L: Vado subito al sodo. Prima quando stavo parlando con Kimi , lui mi ha detto che aveva sentito te parlare al telefono con Anna. Posso sapere di cosa stavate parlando?
H: Ah..ma tu ascolti le parola di un bambino piccolo? Si sarà sbagliato. Io ieri ho parlato solo con una mia vecchia amica che si chiama Susanna. A lui sarà sembrato Anna.
L: Hanna, ti prego dì la verità. Lo sai che ho bisogno di sapere. E poi ti conosco bene. Tu non sai mentirmi.
H: Va bene lo ammetto. Non c’è la faccio a trovare una bugia migliore stanca come sono. Ho parlato con Anna. Visto che ti vedo sempre triste ultimamente ho pensato che avrei potuto fare qualcosa per te ma…
L: Ma?
H: Ma mi sembra molto difficile. Anche lei soffre molto Lauri. Forse soffre ancora piu’ di te. Durante tutto il tempo che abbiamo parlato si sentiva che tratteneva appena le lacrime. Tu l’hai ferita piu’ di quanto pensi. Lo capisci?
L: Lo so molto bene e questa era l’ultima cosa che volevo fare. Non volevo ferirla, però è successo.
H: Non ho mai capito la tua reazione quella sera. Perché l’hai picchiata Lauri?
Lui si stava innervosendo. Tutta la sua calma era svanita. Il ricordo di quella sera lo faceva perdere il controllo. Teneva i pugni stretti per non rompere qualcosa. Hanna notò questo suo cambiamento e cercò di calmarlo.
H: Non dimenticare mai che devi avere fiducia in me cosi come io ho fiducia in te.
Lui si trattene molto, e invece di diventare violento si sciolse in un istante. Invece di urlare cominciò a piangere. Lei l’abbracciò forte e Lauri appoggiò la sua testa sulla sua spalla. Era come se per un momento era ritornato bambino. Era ritornato ad essere quel bambino impaurito che non sapeva cosa fare e aveva bisogno di un aiuto. Anche adesso non sapeva cos fare. Si sentiva perso e voleva ascoltare un consiglio, uno solo , per ritrovare la stradia giusta. Quel consiglio glielo poteva dare solo sua sorella. Lei lo conosceva meglio di qualsiasi altra persona. Doveva togliersi quel peso ormai insopportabile.
L: Io…io non volevo picchiarla credimi, - disse piangendo, - non so cosa mi ha preso. Quando sono andato da lei nell’appuntamento che avevamo mi sono accorto di come lo guardavano gl’altri. Tutti volevano prendermela e lei era la, da sola, triste perché per l’ennesima volta avevo fatto tardi. La presi per un braccio e la portai con la macchina alla casa che pensavo che sarebbe stata la casa della nostra famiglia. Ce l’avevo un po’ con me stesso perché sapevo di non meritarla ,e quando vidi quegli sguardi verso di lei mi bastarono per perdere il controllo. Lo sai come sono fatto. È una cosa che odio di me. Lei tentava di calmarmi mentre io urlavo e dicevo delle cose assurde insultandola. Cercava di convincermi di amare solo me e che non le importava cosa facessero e pensassero gl’altri , ma io invece di ascoltarla e capire la picchiai. Piangeva , ma anche il mio cuore si era spezzato. Le sue lacrime colpivano come delle freccie in fondo a questo cuore ed io non sono ancora riuscito a tirarle fuori da qui. Non lo so Hanna. Io non lo so il perché. Sono cosi pentito che tu non puoi immaginare. Il mio unico desiderio e chiederle perdono ma non ci riesco. Ho paura. Credo che non mi ascolterà cosi come ho fatto io quella volta. Non mi accetterà di nuovo. Credi che non l’abbia preso mille volte quel cellulare e fatto il suo numero? Credi che non abbia provato a scriverle una lettera o qualsiasi modo per farmi perdonare? – disse tutte queste parole con un immenso dolore. Si poteva capire che tutte erano state dentro lui e avessero aspettato solo la giusta occasione per uscire.
Hanna l’ascoltava in silenzio. Continuava a stringerlo forte piu’ che mai. Lei lo conosceva bene. Adesso che si era aperto sarebbe stato meglio. Aveva fatto la stessa cosa qualche anno prima, quando aveva solo 16 anni. Aveva bussato sulla sua porta quella sera e quando lei aveva aperto l’aveva visto bagnato dalla testa ai piedi. Aveva il respiro affannato perché aveva corso per tutta la strada fino alla sua casa. Pioveva e aveva preso con se solo uno zainetto. Sapeva che stesse piangendo perché i genitori l’avevano chiamata prima per dirle che avevano litigato con Lauri e che lui se n’era andato di casa. L’unico posto dove poteva andare era da sua sorella. Lei l’aveva aspettato in ansia e quando lo vide davanti a se lo strinse forte come stava facendo adesso. Hanna l’aveva aiutato a realizzare i suoi sogni. Gli aveva fatto da madre e padre visto che le relazioni con i suoi genitori non erano gli stessi da quel giorno. Sapeva che suo fratello aveva sofferto e non sopportava che lui sfrisse di nuovo , ma questa volta non sapeva che fare. Prese il suo viso fra le mani e lo vide dritto agl’occhi. Anche lei poteva sentire il suo dolore.
H: Ascolta Lauri. Io credo alle tue parole. Te l’ho già detto che ho fiducia in te e se anche tu ne hai in me ascolta che ho da dirti. Tu lo sai bene cosa devi fare. Lo so che non è facile , ma devi cercare di trovare la risposta dentro te. Io posso darti solo un aiuto dicendoti che lei ti ama ancora. Hai capito? Lei ti ama ancora e soffre dalla tua mancanza, ma queste cose non si possono risolvere cosi facilmente. Per quanto io la conosco, Anna è un po’ orgogliosa. È quel orgoglio che non la lascia fare il primo passo. Adesso dipende tutto da te. Tu sai essere forte Lauri. Hai imparato ad affrontare le difficoltà . Cerca di sfruttare questo per il tuo amore. Va bene?
Nemmeno lei riuscì a trattenere una lacrima. Gli diede un bacio sulla fronte come aveva fatto nel passato e poi andò a dormire. Era stata una giornata stressante ed aveva salvato delle vite. Era questa la soddisfazione che provava per aver scelto di diventare dottoressa. Però in tutte quelle vite , la piu’ importante era la vita di suo fratello. Forse con le sue parole lei poteva aver regalato a Lauri la felicità che lui voleva. Forse…




Edited by Eni Rasmy - 12/11/2008, 21:33
 
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**+FallingStar+**
view post Posted on 11/11/2008, 21:52




ma guarda un po' sto bambino che ha già capito tutto dalla vita :scompiscio: :scompiscio: :scompiscio:
 
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Eni Rasmy
view post Posted on 12/11/2008, 21:38




MODIFICATO!! visto quanto e' venuto lungo? quando mi viene questa beata ispirazione XD

Fall XD lo so :scompiscio:
 
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**+FallingStar+**
view post Posted on 12/11/2008, 23:19




che bello hai completato il chappy... forse il mio chappy preferito finora :cry: :cry: :cry: quindi lui l'aveva picchiata x gelosia... eeeh ha ragione sua sorella... il danno l'ha combinato lui e quindi è lui che deve fare il primo passo :riso: me troppo curiosa di sapere come continua!
 
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220 replies since 28/7/2008, 21:53   1319 views
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