Non riesco a captare il senso del complimento "Se non le fai tu ste cose, voglio dire"
vuoi dire??? O_o
cmq nuovo chappy >_<
ehm
ehm
buona lettua
a tutte
4.
..Helsinki.. KauppaKatu.. 22/12.. 23.05
Lei stava camminando lungo KauppaKatu, camminava girata all’indietro.. mentre gridava qualcosa ad un gruppetto sul lato opposto della strada.
Indossava una gonna molto carina.. ed una giacca sportiva nera.
-VADO A COMPRARE DELLE SIGARETTE-
Si sentì una voce provenire dall’altro lato della strada.. ma venne spezzata dal vento..
Lunghi capelli color oro.. riusciva a vedere il movimento sinuoso che avevano mentre lei camminava..
Lei camminava e lui la seguiva.
Le strade quella sera erano leggermente affollate.. e questo lo preoccupava un po’.. c’era una leggera aria di festa.. il natale era vicino..
Alzò lo sguardo, la luna era li che irradiava luce immensa tra i tetti spioventi di due case..
La ragazza camminava con un’andatura disinvolta e spigliata, rischiò anche di andare a sbattere contro qualcuno.. tanto che scoppiò a ridere e scusandosi andò via.. doveva essere un po’ brilla.
All’angolo della strada si fermò.. poco più avanti di lei c’era un grazioso gattino che si rotolava con aria voluttuosa.. fece pochi passi in direzione dell’animale parlando sotto voce..
Cosa stesse dicendo? Avrebbe voluto precederla, aspettarla, ma non poteva superarla senza che lei lo vedesse.
E in ogni caso c’erano troppe persone ancora..
La ragazza si accovacciò per accarezzare quel piccolo esserino, che stranamente fuggì via.. forse è vero che gli animali sentono il pericolo molto prima degl’esseri umani..
La ragazza si rialzò.. guardandosi con aria persa in giro..
Quando arrivò al suo fianco.. stranamente lei gli sorrise..
-Mi Scusi?-.. disse lui con tono insignificante..
-Per Pakotunneli. Temo di essermi perso-.. estrema bugia..
-Oh succede anche a me sa.. proprio in questo momento credo di essermi persa anche io-
Rimase colpito dal suono della sua voce.. cosi gentile, sottile e dolce.. la lasciò parlare.. avrebbe potuto ascoltarla per sempre..
Poi si incamminarono insieme senza una meta..
-Non conosco questa zona di Helsinki-.. disse lui
-Nemmeno io.. non c’è nessuno peggio di me nel dare indicazioni-
Rise.. anche la sua risata era bella..
Arrivati ad un incrocio la ragazza si fermò.. da una parte il lato sud di Helsinki, una strada ricca di alberi e illuminata dalle tante luci colorate natalizie..
Dall’altra parte il lato nord.. quella stradina stretta che li avrebbe portati dritti dritti verso.. Suutaarila.. uno dei quartieri più bui di Helsinki.. ma anche uno dei più conosciuti..
Chissà perché?
All’Orfanotrofio dicevano che lui veniva da li.. eppure in quei pochi anni che era stato dentro a quell’edificio decadente, prima di essere stato adottato.. gli avevano sempre raccomandato di non andare mai li.. anche i suoi genitori.. gliel’avevano ripetuto più volte..
Entrare in quella strada sarebbe stato violare la loro memoria..
Su entrambe le strade c’era qualcuno.. non era ancora il momento adatto per agire..
Davanti a loro però.. il piccolo parco.. la ragazza si guardò intorno confusa..
-Non credo di essermi mai spinta fin qui-.. con tono indeciso..
-Se posso offrirle un passaggio-.. la ragazza indietreggiò, e lui capì che aveva interpretato male il suo stato di ebbrezza..
-Ehm mi scusi ho detto una vera stupidaggine-.. lo disse cercando di aggiustare la situazione..
-Mi dispiace, sa a volte uno si dimentica di quanto è pericoloso per voi donne.. vagare solitarie per queste strade-
-Oh non si preoccupi cercavo solamente un posto dove comprare delle sigarette-.. sorrise di nuovo e si gratto il braccio sinistro.. le lo si leggeva dagl’occhi che ora aveva un po’ di timore..
-Credo ci sia un tabaccaio un po’ più avanti.. gliene offrirei una ma sa.. ho smesso sei mesi fa-
La ragazza alzò le spalle e lo seguì..
-Ero in compagnia di amici.. abbiamo bevuto qualche birra e mi sono dimenticato di chiedergli come si arrivasse al Pakotunneli-
-Si anche io ero con amici.. c’era anche mio fratello.. dovevamo incontrarci ad un bar.. non ricordo bene il nome.. Anni..-
Si soffermò a pensare..
-Anniskelualue-.. la guardò mentre le disse la risposta..
La ragazza però rimase confusa.. lo guardò con aria dispersa..
-Se lo conosce come mai non sa arrivare al Pakotunneli??-
Lui si accorse che in quel momento aveva commesso un errore.. s’interruppe non riuscendo a dire parola.. poi lei ricominciò a parlare..
-Credo che questo sia il tabaccaio-,, indicandogli l’insegna.. e la macchinetta dove comprare le sigarette..
Ora non c’era più nessuno.. nessuno che potesse notarli.. nessuno che potesse ricordarsi il suo viso.. a parte lei.. ma anche lei tra un po’ non ci sarebbe stata più..
Era a mezzo metro da lei.. la guardava mentre si accingeva a prendere le sigarette dalla fessura della macchinetta..
Era tranquilla adesso, ignara del pericolo che stesse correndo.. e stranamente gli dispiaceva un po’ che lei sarebbe stata una delle sue vittime..
Estrasse dallo zaino che aveva in spalla.. quel manico di martello che aveva sempre desiderato usare.. era leggero tra le mani..
Stava per afferrarla quando lei si girò con aria soddisfatta mostrandogli le sigarette.. ma quel sorriso soddisfatto sparì immediatamente quando lui la colpì con il manico, in silenzio.. il suo respiro fu minuscolo.. guardò ancora una volta la sua chioma.. questa volta quel biondo non era più cosi sprizzante di luce..
Quando si accasciò lui le impedì di cadere raccogliendola tra le sue braccia..
Aveva gia preparato tutto.. il suo furgone era poco distante da li.. trascinò il corpo inerte della ragazza con se.. dopodichè lo lasciò sdraiato nel retro del suo furgone..
Si avviò verso il posto di guida.. doveva trovare un posto migliore..
Mentre guidava potè sentire la ragazza agitarsi.. emettere strani suoni.. ma continuare a vivere..
Si fermò poco dopo.. su una strada secondaria.. dove anche il respiro veniva dimenticato..
Aprì la portiera del furgone.. e la vide accovacciata ad un lato.. tenendosi stretta le gambe.. questa volta a sorridere fu lui.. ma fu un sorriso maligno..
Le si avvicinò e con destrezza chiuse la portiera.. la tirò a se con forza e poco dopo era gia sopra di lei che si dimenava di piacere.. una delle sue mani le circondava il collo.. l’altra.. era intenta ad estrarre il coltello.. stava solamente aspettando il culmine del suo piacere..
Lei di colpo aprì gli occhi.. guardò verso il soffitto di quel furgone.. e mormorò qualcosa.. la sua voce era rimasta sempre dolce..
-Per Favore-.. aveva le lacrime agl’occhi.. sentì quella sensazione calda sulla mano..
Nessun per favore era mai stato accettato..
Uno zampillo rosso.. i suoi occhi rimasero aperti.. ma ormai non c’era più nulla da vedere..