nulla da fare quindi posto...spero vi piaccia!^^
capitolo 6
Nel momento stesso in cui io e Lauri varcammo la soglia della porta della nostra classe (notare che più non volevamo vederci più il maledettissimo destino non faceva altro che farci incontrare…) ci sentimmo gli sguardi di tutti addosso. Mogia mogia mi indirizzai verso il mio banchetto, mentre Lauri si fermò a parlottare con qualche amico.
IO” uff però...Tk non può prendersela così per una cosa di cui non ho colpa”
A” beh...”
IO” cosa vorresti dire con quel ‘beh...’?”
A” che dire che tu non abbia colpa...è un pò un eufemismo...”
IO” GIUDA!”
A” è la verità! Sunny hai tirato un pugno in faccia a Lauri!” il suo tono era molto rimproverante
IO” va beh...se la metti sotto questi termini...però non è colpa mia se il preside mi ha costretto a stare a scuola tutti i pomeriggi...”
A” capiscilo...finalmente abbiamo la possibilità di provare in una vera sala di registrazione e tu ti fai punire...adesso deve chiamare per chiedere di cambiare orari e non si sa se ce lo concedono...ovvio che si sia un pò irritato...”
IO” si ma sta di fatto che non è colpa mia!”
A” ok...qunado comincia la maratona in biblioteca?”
IO” domani...” La mia faccia era sempre più delusa e triste
A” almeno oggi ci sei?”
IO” non lo so...il preside ha parlato con i miei...”
Ari iniziò a rassegnarsi “...perfetto...”
Bisbigliai” si...proprio perfetto...”
capitolo 7
Mentre mi avviavo a piedi per le strade affollate del centro città, la mia mente era altrove. Continuavo a pensare a quello che era accaduto, al motivo per cui avevo reagito in quella maniera, ma soprattutto, al tipo di romanzina per la quale i miei avrebbero optato: in stile ‘capiamo che l’adolescenza è un momento difficile, ma con quel gesto hai un pochino esagerato’ o ‘ma sei impazzita!!! In castigo in camera tua senza cena!'
IO” beh almeno cosi’ dimagrisco...uffa però non era nemmeno colpa mia!!!”
Tirai un calcio a un sassolino che malauguratamente si trovava in mezzo alla mia strada e lo vidi atterrare sul polpaccio di uno a pochi passi da me. Gli scappò un urletto e da lì capii di chi trattava.
IO” ma allora mi perseguiti! Possibile che mi sei sempre intorno?”
L” senti non è colpa mia! Curiosità: è il tuo nuovo sport tirare i sassolini alla gente che cammina per strada?”
IO” no, solo a chi mi sta sul culo!”
L” hai già parlato con i tuoi? Mio padre mi ha chiamato alla 4° ora...era infuriato...cosa strana visto che è colpa tua!!!”
IO” ehi ciccio bello non scaricare le colpe! Se tu non mi avessi stuzzicato...”
L” se tu avessi più spirito!”
Cominciai ad irritarmi, così cambiai argomento” che ci fai da queste parti? Sapevo che abitavi nei quartieri residenziali dall’altra parte della città”
L” i miei si sono separati quest’estate, così ora vivo una settimana da mio papà e una da mia madre”
IO” capisco” improvvisamente mi fece un po’ tenerezza. Sapevo quanto fosse difficile superare il divorzio dei genitori, mia cugina era entrata in una depressione pazzesca...” e adesso stai andando da...?”
L” da mio padre. Però sei parecchio impicciona per essere una che mi odia a tal punto da tirarmi un pugno senza motivo!”
IO” il motivo c’era e anche buono!...Che c’è? Ti diverti a stuzzicarmi?!”
L” finalmente te ne sei accorta! Mi diverto così da 5 anni!” mi strizzò l’occhiolino.
Rimasi piuttosto impietrita.
L” io vado di qua. Ci si vede domani” e girò l’angolo senza aspettare una risposta. Lo osservai per qualche secondo allontanarsi, poi continuai per la mia strada. Per i cinque minuti seguenti non feci altro che pensare alla sua affermazione –
molto strano...- quando vidi il portone di casa però ogni cosa scomparve dalla mia mente e mi preparai psicologicamente a quella che forse sarebbe stata la più grande menata non solo di tutta la mia vita, ma di tutto il secolo!